Nel mondo circolerebbe oggi un ammontare di ricchezza “fuffa” (derivati , titoli marci e varie) pari a circa 54 volte il valore del pil reale mondiale: un’enorme balla di spazzatura virtuale che rischia di esplodere se non verrà ripulita da un serio accordo tra Stati.
Una crisi ben poco patinata. Anzi. Ruvida come tutte quelle operazioni in cui i contenuti si spostano sull’avanguardia, di stile o tecnologica. Eppure il mondo della moda dovrebbe saperlo affrontare. Per decine di anni la corazzata Condé Nast ha potuto fare quello che voleva. Erano quelli di Vogue, dopo tutto.
Opportunità o sdrucciolone? Non bastavano le polemiche che nella settimana della Moda milanese hanno solleticato i titoli sulle sfilate in camera operatoria di Gucci o l’uso delle immagini e dei simboli sacri nella dissacrazione stilistica.
Mario, pettorina e zaino abbinato carico di cibarie sulle spalle, pedala veloce nel traffico cittadino per consegnare il più rapidamente possibile il suo ordine. E’ un “cottimista”. Riceve 4 euro per ogni panino o piatto pronto che riesce a portare in giro per la città. Più corre più guadagna. Nessun sindacato, nessuna tutela.
L’ ipotesi sembra alquanto aberrante: reintrodurre la schiavitù con regolare contratto. La proposta apparsa qualche giorno fa su Econopoly, rubrica del Sole 24 Ore, continua a far discutere, soprattutto dopo il caso dei braccialetti di Amazon: dato che, allo stato attuale, esiste già una “schiavitù di fatto”, almeno regoliamola.
Un uomo riservato e schivo. Così, chi lo ha conosciuto, ricorda James Dolan, 36 anni, esperto di sistemi di sicurezza informatici. Così attento a proteggere la riservatezza altrui, eppure così determinato nel decidere di tagliare il filo della sua esistenza terrena in un gelido giorno di gennaio.
Gli adolescenti si divertono a giocare a chi il “botto - ne” lo ha più grosso. Quando la competizione è tra un settantaduenne ed un trentaquattrenne qualche cosa non quadra.
Un nuovo anno, con uno sguardo all’Europa, sempre più divisa all’in - terno e sempre più sgretolata nei divari tra le economie. Sembra essersene accorta la Bce, che in una recente ricerca ripresa dal quotidiano tedesco Die Welt, apre un’osservazio - ne a lungo termine sulla “convergenza reale nella zona euro”, una delle questioni più delicate dell’unione monetaria.
Fiscal compact: e chi ne parlapiù? A fine anno,cinque anni dopola sua approvazione,il Trattato sullastabilità, coordinamentoe governance nell’unione economicae monetaria potrebbe essereinserito nell’ordinamento giuridico europeo,divenendo giuridicamente superiorealla legislazione nazionale e rendendoirreversibili le politiche liberisted’austerità.
Questa che stiamo per raccontarvi è l’eterna fiaba della legge elettorale in Italia, da decenni ormai racconto quotidiano che ci accompagna negli anni che precedono e che seguono la data delle elezioni politiche.
“Dei Delitti e delle pene” rappresentò l’atto di nascita di una nuova civiltà giuridica
Le Scuderie del Quirinale e il Casino Ludovisi ospitano la mostra "Guercino. L'era Ludovisi a Roma"
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