E' stato un incontro di preparazione quello che si è tenuto in Regione con i rappresentanti sindacali e il Presidente Vincenzo De Luca nel quale si è discusso del futuro di Stellantis e dello stabilimento campano in vista del tavolo romano convocato per domani con il ministro Adolfo Urso presso il ministero delle Imprese e del Made in Italy, dove parteciperanno le organizzazioni sindacali, Stellantis, Anfia e le Regioni dove sono presenti gli stabilimenti dell'azienda (Piemonte, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Abruzzo, Basilicata). Più volte al tavolo regionale i sindacati hanno invocato la presenza anche della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni quando Stellantis presenterà il nuovo piano produttivo. Il ritiro dei licenziamenti dei lavoratori di Trasnova non ha affatto chiuso la vertenza, anzi, il futuro appare molto incerto. “La strada intrapresa del confronto è sicuramente quella giusta soprattutto perché con l'accordo al Mimit si è data una boccata d'ossigeno ai lavoratori. Ma un anno passa presto e già da ora dobbiamo pensare a politiche attive e percorsi formativi che possano intervenire alla scadenza della Cig, ovvero tra quattro mesi per riconvertire eventualmente le competenze dall'endotermico all'elettrico e per prospettare, in mancanza, percorsi lavorativi analoghi, visto ormai il disimpegno delle multinazionali che stanno arretrando sistematicamente dismettendo i siti e le produzioni". E' quanto sottolinea la segretaria generale della Cisl Campania Doriana Buonavita . "Dobbiamo pretendere - osserva - politiche industriali concrete che tutelino i lavoratori, favoriscano il rilancio del settore, e puntino a traguardare nel migliore dei modi l'obiettivo del green deal". "Perché ognuno faccia la propria parte - sottolinea - abbiamo chiesto alla Regione un urgente tavolo di confronto con gli assessori al Lavoro e alla Formazione per affrontare in emergenza la crisi economica e sociale che potrebbe interessare dal principio 4mila lavoratori di Pomigliano che con l'indotto salirebbero a 18mila. Anche il segretario generale della Fim Campania, Giuseppe De Francesco ed i segretari generali della Fim di Napoli, Biagio Trapani, e di quella Irpinia-Sannio, Luigi Galano, in una nota congiunta sottolineano che pur “nella piena consapevolezza che il ruolo della Regione non è quello di determinare politiche industriali di settore, che afferiscono alle competenze del Governo centrale e di quello Europeo” ribadiscono però al presidente De Luca “la necessità che al tavolo ministeriale la Regione si faccia promotrice di dotare gli stabilimenti campani di un piano strategico che preveda investimenti mirati e politiche di sostegno per il settore automotive in Campania a partire dai Plant di Pomigliano e Pratola Serra. Confidiamo che questo incontro rappresenti un passo avanti verso la risoluzione delle criticità attuali e che, attraverso la collaborazione tra istituzioni, sindacati e aziende, si possano trovare soluzioni efficaci e di prospettiva per tutto il del settore automotive in Campania”.
Raffaella Cetta