Venerdì 22 novembre 2024, ore 6:14

Vertenze 

Ideal Standard: accordo raggiunto per la reindustrializzazione 

Al via un percorso di reindustrializzazione per lo stabilimento Ideal Standard, in provincia di Belluno. Questo l’obiettivo dell’accordo firmato al Mise, tra i rappresentanti del ministero, la Regione Veneto e i sindacati. La priorità ora è la ricerca di nuovi investitori interessati a salvaguardare lo storico sito produttivo e i suoi lavoratori, circa 450 diretti più un centinaio impiegati nell’indotto. La struttura per le crisi d’impresa monitorerà l’attuazione del percorso di reindustrializzazione che sarà sostenuto attraverso tutti gli strumenti messi a disposizione dal ministero.

Soddisfazione per l’accordo sottoscritto è stata espressa dal ministro allo Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti: “Quando si lavora con scrupolo e serietà, i risultati arrivano per il bene dei lavoratori e delle imprese”.
Sulla stessa linea la viceministra allo Sviluppo economico Alessandra Todde: “Seguo questo tavolo da oltre un anno e mezzo con la mia struttura tecnica e il risultato raggiunto è un primo passo importante per mantenere l’attività produttiva e non desertificare ulteriormente il territorio”.

L’accordo prevede un supporto dell’azienda al processo di reindustrializzazione attraverso la nomina di un advisor ed un pacchetto di incentivi per i potenziali subentranti che prevede sia uno zainetto monetario, sia la disponibilità alla cessione dell’area produttiva ad un prezzo simbolico. Inoltre, in caso di subentro di un diretto competitor, l’azienda si è resa disponibile a cedere il marchio Dolomite e a supportare per almeno due anni la produzione attraverso contratti di fornitura. Il Mise si è impegnato a monitorare il processo di reindustrializzazione con il supporto di Invitalia quale struttura tecnica.

L’accordo permette così di garantire ancora un futuro allo stabilimento di Trichiana, consentendo la salvaguardia del sito produttivo e dei dipendenti con il fondamentale impegno di cercare un acquirente interessato.
“Siamo arrivati ad una soluzione che tiene conto delle capacità dello stabilimento e della professionalità dei suoi dipendenti - afferma il ministro per i rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà -. Abbiamo difeso una realtà fondamentale per il bellunese, che lo stesso Papa Francesco ha evidenziato con parole importantissime. Il risultato ottenuto - conclude - apre a una pratica di risoluzione che crea le condizioni per dare continuità a quelle aziende che vogliono essere ancora protagoniste nei territori nonostante la volontà delle proprietà di abbandonare i siti produttivi”.

Sara Martano

( 18 novembre 2021 )

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