Triplice grande festa a Genova, propiziata da Msc e Fincantieri, con la consegna alla Compagnia di navigazione della nuova nave Explora II, la posa della moneta di Explora III e taglio della lamiera di quella che sarà Explora IV. Evento corografico e suggestivo nella città più marinara d’Italia ma anche e soprattutto con grande valenza di economia, lavoro e importanza sociale che, sottolinea Christian Venzano, segretario generale Fim Cisl Liguria, dimostra come Fincantieri sia “un’eccellenza assoluta e una realtà strategica a livello mondiale grazie alle competenze straordinarie delle sue maestranze che sono capaci di costruire autentici gioielli”. Cantieri fiore all’occhiello in Italia quelli di Sestri Ponente e per i quali il sindacalista torna a ribadire la necessità di “finanziare subito la terza fase del ribaltamento a mare così può diventare tra i cantieri più grandi d’Europa”.
Impegno che Fim Cisl sostiene da sempre e la cui necessità deriva dai numeri: 3,5 miliardi di investimento per la flotta di sei unità di “Explora Journeys”, marchio di lusso targato Gruppo Msc, tutte made in Italy e che hanno prodotto al nostro Paese un impatto da oltre 15 miliardi e migliaia di posti di lavoro. Made in Italy esaltato da viceministro (genovese) Edoardo Rixi, che sui transatlantici afferma: “Rappresentano la massima espressione di ingegneria navale e design. Il contributo di Fincantieri è stato fondamentale per la realizzazione di queste navi innovative, consolidando ulteriormente la posizione dell’Italia tra i leader globali nel settore della cantieristica navale”. Conferma Pierfrancesco Vago, presidente esecutivo della Divisione Crociere Msc: “Rafforzano la nostra partnership di lungo termine con Fincantieri, iniziata 10 anni fa, che al momento prevede la consegna di ulteriori quattro navi entro il 2028, oltre alle sei già consegnate fino ad oggi.
Rafforzano il settore cantieristico e l’economia di Genova e della Liguria, sia a livello nazionale per le importanti ricadute economiche e occupazionali assicurate all’intero Paese”. Mentre l’ad e dg Fincantieri, Pierroberto Folgiero non nasconde l’orgoglio per tale produzione: “Non solo un avanzamento tecnologico, ma anche simbolo della nostra visione per un futuro sostenibile e innovativo, oltre che uno straordinario esempio di design italiano. Sperimentazione di tecnologie che spingeranno ancora più avanti i confini dell’innovazione. Questo è il made in Italy dell’ingegno che vogliamo proiettare tecnologicamente nel futuro, creando la testa-d’opera del futuro”. Pragmatico, Christian Venzano ribadisce e sottolinea che “tutti insieme dobbiamo lavorare adesso un obiettivo atteso anche dai lavoratori. Fondamentale portare a termine il ribaltamento a mare completando tutte le sue fasi, raddoppiando la capacità produttiva ed occupazionale con importanti ricadute sul territorio”.
Dino Frambati