Novità importanti dall’ultimo incontro al Mimit sulla vertenza Berco. La Società e le organizzazioni sindacali hanno, infatti, comunicato la decisione di ritirare gli atti unilaterali avanzati nei giorni scorsi.
In particolare, l’azienda ha ritirato la procedura di licenziamento collettivo in corso, che coinvolgeva 480 lavoratori impiegati nei siti produttivi di Copparo e Castelfranco Veneto, nonché la disdetta degli accordi integrativi aziendali. I sindacati hanno ritirato il ricorso presentato contro le decisioni annunciate da Berco lo scorso 17 ottobre. L’incontro al Mimit, che si è tenuto a Palazzo Piacentini, è stato presieduto dal ministro Adolfo Urso e hanno partecipato i vertici dell’azienda, i rappresentanti dei sindacati, delle regioni Emilia-Romagna e Veneto, e gli enti locali. La riunione era stata convocata al fine di proseguire il confronto e il dialogo tra le parti e la società, specializzata nella produzione di componenti e sistemi sottocarro per macchine movimento terra cingolate, di proprietà della multinazionale ThyssenKrupp.
Azienda e sindacati hanno inoltre concordato di avviare una discussione in sede aziendale, al fine di raggiungere un’intesa che, nell’ambito della crisi strutturale attraversata da Berco, consenta di gestire gli aspetti occupazionali e ogni altra iniziativa ritenuta idonea al superamento della situazione di difficoltà, evitando il ricorso a strumenti o procedure unilaterali. “Il risultato dell’incontro - afferma Urso - deve rappresentare l’inizio di un confronto tra le parti volto a individuare le soluzioni industriali e occupazionali necessarie per superare la crisi in atto. Il Mimit monitorerà gli esiti del confronto e si rende fin da ora disponibile, per quanto di competenza, a sostenere ogni iniziativa idonea al rilancio industriale di Berco”.
“Lo sciopero generale dei metalmeccanici della provincia di Ferrara di lunedì scorso, tutte le mobilitazioni messe in campo da Fim Fiom e Uilm e i ricorsi legali hanno consentito di far ritirare le iniziative unilaterali da parte dell’azienda, a partire dalla procedura di licenziamento - affermano Valerio D’Alò, Loris Scarpa e Guglielmo Gambardella, responsabili nazionali di Fim Fiom Uilm del settore siderurgico - . Stante la gravità della situazione economica ed industriale, ci renderemo disponibili con l’azienda per individuare soluzioni condivise per assicurare una prospettiva di lungo periodo. Per raggiungere questo obiettivo sarà necessario il supporto del Mimit e verificare la disponibilità di strumenti utili per il rilancio dell’azienda. Lo stesso supporto lo chiederemo alla capogruppo Thyssenkrupp che dovrebbe prevedere adeguati investimenti per incrementare la competitività”. “Siamo consapevoli che il contesto di mercato in cui opera Berco è estremamente competitivo - concludono i sindacalisti - . Per questo motivo, se vogliamo assicurare il mantenimento dei posti di lavoro, non si dovrà escludere di immaginare percorsi industriali aggiuntivi all’attuale business. Ma questa è una discussione che si potrebbe affrontare solo a valle di un confronto di merito sul piano industriale”. I lavori del Tavolo sono stati aggiornati al 25 novembre.
Sara Martano