Venerdì 29 novembre 2024, ore 3:41

Libri

Dove abitano le streghe

di STELLA FANELLI

È attraverso la mediazione di Roma che noi conosciamo il mondo ‘ magico' degli antichi e del mito. Striges abitano la letteratura medievale in cui ancora viva era la poesia di Orazio, Apuleio e Lucano che ci raccontano vite e malefici di donne spaventose: Canidia, Sagana, Folia e Veia, Meroe, Eritto il cui potere risiede nella passione oscura che le muove e nelle pozioni con cui avvelenano la vita di chi le contrasta.

Con Circe e Medea entrano nella poesia occidentale stereotipi di donna che permangono nel tempo a terrorizzare gli uomini e la storia: Circe aveva insegnato a Odisseo come evocare gli spiriti degli Inferi, trasformato le persone in animali con i suoi incantamenti e Medea che ha il suo stesso sangue invoca le divinità della notte per ottenere l’amore, prepara pozioni e coltiva malvagità. Le elites colte e la Chiesa conservano la cultura classica nelle loro biblioteche dell’età di mezzo: le idee che erano entrate nella letteratura ora si mescolano alle credenze popolari e il più significativo passaggio è quello per il quale si inizia a credere nella realtà dei poteri della stregoneria. I secoli medievali imbevuti di dogmatismo e paure ancestrali scelgono di vedere nella strega colei che ha in sé depositato il male. Già Demostene ci aveva parlato di donne processate e bruciate vive come Teoride di Lemno ma il lungo tempo in cui quelle antiche e malefiche storie sono state raccontate e divulgate ha preparato il tempo della persecuzione e del rogo: il Cristianesimo con i primi concili eredita la severità dalla tradizione romana verso la stregoneria e orienta dei secoli medievali lo sguardo sulla femminilità come prossima al maligno e pericolosa per la comunità. Ci sono dei luoghi che sanno raccontarci molte storie su di loro e Marina Montesano nel suo Andare per i luoghi della stregoneria ( Il Mulino, 2024) va a caccia di streghe nella misteriosa geografia di un’Italia in cui folclore, leggenda e storia sono intersecati.

Nell’Europa moderna e in particolare nel nostro Rinascimento i classici, recuperati e sponsorizzati dall’Umanesimo, ridanno vita a racconti antichi che sembrano descrivere quelle donne contro cui si scagliano ora predicatori come Bernardino da Siena che in un processo tenutosi a Todi nel 1428 denuncia Matteuccia come strega e incantatrice decidendone così la tragica morte. In quel processo in una formula di invocazione al diavolo Matteuccia fa anche riferimento a Benevento e al luogo in cui si radunano streghe e demoni contorcendosi attorno a un albero di noce. La fama della ‘ città stregata’ ha radici che si perdono nella notte della storia. La Montesano rintraccia un testo agiografico del IX secolo che narra eventi del VII secolo in cui i Longobardi veneravano un albero intorno al quale compivano un rituale.

Alcuni studiosi sono convinti che il ricordo di questo albero sacro al popolo barbarico possa essersi protratto, dando vita al noce del sabba delle streghe ma è anche significativa la testimonianza di Plinio certo che anche il solo stare seduti sotto i suoi rami può procurare un’incurabile male di testa. Con questo libro compiremo un ‘ viaggio’ dentro l’Italia del mistero e della magia, assecondando il fascino su di noi ancora esercitato da chi a torto abbiamo condannato come streghe.

( 28 novembre 2024 )

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È attraverso la mediazione di Roma che noi conosciamo il mondo ‘ magico' degli antichi e del mito. Striges abitano la letteratura medievale in cui ancora viva era la poesia di Orazio, Apuleio e Lucano 

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