Siglato l’accordo di rinnovo del contratto integrativo aziendale della Marchiol, azienda specializzata nella fornitura di materiale elettrico con 700 dipendenti nelle tre principali sedi venete di Villorba (Treviso), Portogruaro (Venezia) e Mestrino (Padova), alle quali si aggiungono altre 17 sedi minori nel Nord Est. Il documento avrà validità triennale, riguarda tutti i dipendenti e arriva dopo una complessa trattativa delle organizzazioni sindacali nazionali Filcams Cgil e Fisascat Cisl e rispettive delegazioni territoriali con la società.
Il nuovo contratto supera il vecchio integrativo aziendale datato 2001 definendo un nutrito quadro di elementi economici e normativi. In primis, l’introduzione di un nuovo premio di produzione, legato all’andamento del fatturato e della redditività aziendale, che potrà sviluppare fino a 900 euro nel triennio di validità (fino a 1.200 euro in caso di conversione in welfare). L’accordo definisce il congelamento del vecchio premio aziendale per tutti i dipendenti che già ne avevano diritto e ai quali sarà riconosciuto in busta paga un importo di 116,98 euro a titolo di elemento non assorbibile. In questo modo è stato salvaguardato un diritto acquisito dai lavoratori.
L’accordo individua anche importanti soluzioni organizzative in merito all’imminente trasferimento del personale dallo stabilimento di Villorba al nuovo polo logistico di Roncade, a una quindicina di chilometri di distanza. Elementi che salvaguardano le condizioni di lavoro, con il mantenimento delle pause retribuite e l’indennità di turno, che fino al 31 agosto sarà pagata a prescindere dall’orario effettuato. Inoltre, sarà facilitata la trasferta a Roncade per un periodo definito, attraverso l’utilizzo dell’auto aziendale o con il pagamento delle spese, compresa l’indennità di trasferta di 6 euro al giorno. Nel nuovo polo i dipendenti avranno accesso alla mensa aziendale con un costo molto agevolato.
Nell’ambito di uno schema di relazioni sindacali strutturate a due livelli - nazionale e territoriale - che dispone maggiori spazi di confronto, anche prevedendo un’apposita commissione per l’ambiente e la sicurezza sul lavoro, in tema di appalti si rafforzano gli obblighi di informativa preventiva e si prevede l’affidamento solo ad appaltatori che applichino i Ccnl dello specifico settore di attività sottoscritti da Cgil, Cisl e Uil e con l’inserimento e il rispetto di clausole di salvaguardia dell’occupazione.
E ancora, rispetto all’organizzazione del lavoro l’accordo interviene con una razionalizzazione della gestione degli straordinari, mantenendo i trattamenti migliorativi in termini di maggiorazioni e con una normativa sulla flessibilità in entrata e uscita dal luogo di lavoro, con orari differenziati a scelta del lavoratore. Previsti anche il rafforzamento di alcune casistiche di part-time volontario, un trattamento migliorativo in alcuni casi di apprendistato, la possibilità di effettuare lavoro agile un giorno alla settimana, con la possibilità si svolgere ulteriori 6 giornate annue di smart working. Previste anche un’estensione dell’aspettativa non retribuita in caso di malattie gravi e l’istituto della banca ore solidali.
Novità anche sul fronte del sostegno alla genitorialità, con 5 giorni di permesso retribuito aggiuntivi per i padri, la possibilità di integrare al 50% (100% il primo mese) il congedo parentale se fruito per un periodo continuativo di almeno sei mesi, un buono nascite in welfare di 100 euro e possibilità di aspettativa non retribuita e part-time aggiuntivo rispetto alla normativa. Introdotte, infine, misure di contrasto alle molestie, violenze e discriminazioni sul luogo di lavoro e rafforzato il sostegno alle donne vittime di violenza di genere.
“Siamo soddisfatti di aver intrecciato positive relazioni sindacali con l’azienda al fine di dare ai dipendenti puntuali e definite tutele su molti e diversi aspetti, non solo per gli elementi economici che grazie a questo nuovo accordo sono garantiti - affermano Patrizia Manca e Claudia Carafiglia, rispettivamente segretaria generale della Fisascat Belluno Treviso e operatrice sindacale che segue l’azienda -. La trattativa ha portato ai risultati sperati e determina un rilancio del confronto sindacati-azienda che mira a trovare l’equilibrio tra il miglioramento delle condizioni di lavoro e la risposta alle esigenze produttive, instaurando un migliore clima di relazione con l’impresa ”.
Federica Baretti