C'è voluta una lunga trattaiva per arrivare a un accordo sul contratto integrativo sulla mobilità del personale scolastico. Il rinnovo, valido per il triennio che riguarda gli anni scolastici dal 2025 al 2028, è stato sottoscritto da tutte le sigle firmatarie del contratto nazionale del comparto: Cisl Scuola, Flc Cgil, Snals Confsal, Gilda Unams e ANIEF.
I tempi della trattativa, come detto, sono stati abbastanza lunghi, a causa della necessità di rivedere l’intero testo, che nei due anni precedenti aveva subito soltanto limitate integrazioni. Numerose le novità inserite nell'accordo, fra le quali un ulteriore sviluppo del sistema delle deroghe introdotto nel precedente contrattoo integrativo. I sindacati sottolineano la rilevanza di alcune novità: le deroghe per il ricongiungimento ai figli minori di 16 anni e quelle per il ricongiungimento ai genitori ultrasessantacinquenni; la possibilità di presentare domanda di passaggio di ruolo anche senza abilitazione per il nuovo grado per i docenti in possesso della specializzazione sul sostegno su altro grado di istruzione; un ampiamento delle precedenze per assistenza a familiari, sia prendendo in considerazione nuove figure, sia prevedendo l’esercizio della precedenza nei movimenti interprovinciali per più figure di assistenti; l’introduzione di nuovi elementi oggetto di valutazione sia nelle domande di mobilità volontaria che d’ufficio; la modifica del punteggio previsto per il servizio di insegnamento svolto da precario, che sarà progressivamente equiparato, nel corso del triennio, a quello del servizio di ruolo. Le sigle firmatarie del rinnovo evidenziano poi altre misure, come la modifica del punteggio previsto per la continuità e per i figli e l'introduzione di una procedura dedicata appositamente ai movimenti per i funzionari, nel rispetto delle indicazioni contenute nel contratto.
Sarà ora il ministero, con un'ordinanza, a fissare modalità e termini per la presentazione delle domande di trasferimento e passaggio, che si presume possano avere inizio nella seconda metà del mese.
Ilaria Storti