Il mercato del lavoro tiene ancora, nonostante il rallentamento dell’economia. Dall’Istat arrivano dati positivi sul terzo trimestre: gli occupati aumentano in termini congiunturali di 65 mila unità (+0,3% sul secondo trimestre 2023), a seguito della crescita dei dipendenti a tempo indeterminato (+75 mila, +0,5%) e degli indipendenti (+10 mila, +0,2%) che ha più che compensato il calo dei dipendenti a termine (-19 mila, -0,6% in tre mesi).
Su base tendenziale l’aumento è pari a 481mila occupati (+2,1% in un anno). A crescere sono i dipendenti a tempo indeterminato (+3,1%) e gli indipendenti (+1,6%), mentre diminuiscono i dipendenti a termine (-2,3%). Il tasso di occupazione sale ancora, toccando il 61,5%.
Nel terzo trimestre del 2023 il tasso di disoccupazione tra i 15 e i 74 anni resta stabile al 7,6% rispetto al trimestre precedente e diminuisce di 0,4 punti rispetto allo stesso periodo del 2022.
L’Istat sottolinea che i disoccupati nel periodo sono 1 milione 948mila con un aumento di 2mila unità sul trimestre precedente e un calo di 80mila unità sullo stesso periodo del 2022. Diminuiscono soprattutto gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-442mila).
Il numero totale di occupati, stimati dalla Rilevazione sulle forze di lavoro nel terzo trimestre si attesta a 23 milioni 598 mila (dati destagionalizzati), il livello più alto dall'inizio delle serie storiche del 2004.
Le donne occupate salgono a quota 9 milioni 993mila (sempre sulla base dei dati destagionalizzati) mentre il loro tasso di occupazione sale al 52,6%, al top dall'inizio delle serie storiche (2004) ma ancora molto lontano dalla media Ue (circa dieci punti percentuali).
Sul fonte dei diversi settori, va segnalato l’aumentano del 2,1% le ore lavorate in agricoltura. Si tratta di una crescita di cinque volte superiore la media dell'insieme delle attività economiche. Un dato, sottolinea la Coldiretti, che conferma la vitalità del settore con quasi 568 milioni di ore lavorate nel trimestre, nonostante le difficoltà determinate dall'andamento climatico sfavorevole.
Ilaria Storti