Continua a salire inesorabilmente l’età per la pensione. Per chi ha oggi 30 anni e ha cominciato a lavorare da poco riuscirà, l’età di uscita varierà tra 66 anni e 8 mesi (per chi ha versato 20 anni di contributi e maturato un assegno superiore a tre volte l'assegno sociale) e 74 anni se non riesce a versare almeno 20 anni di contributi. A fornire le stime è il simulatore dell’Inps, appena aggiornato con le nuove regole della legge di Bilancio. Secondo il simulatore un uomo nato all'inizio dell 1994 che ha cominciato a lavorare all'inizio del 2022 e abbia almeno 20 anni di contributi, andrà in pensione di vecchiaia a dicembre del 1963 con 69 anni e 10 mesi di età.
Dall’Inps arrivano anche nuovi dati sull’assegno universale per i figli: nei primi quattro mesi del 2024 sono stati erogati alle famiglie 6,4 miliardi, che si aggiungono ai 18,1 miliardi del 2023 e ai 13,2 miliardi di erogazioni di competenza del 2022. L’Osservatorio Inps sottolinea che sono 6.119.861 i nuclei famigliari che hanno ricevuto almeno un assegno nel 2024, per un totale di 9.697.565 figli. L’importo medio per figlio, ad aprile, va da circa 56 euro per chi non presenta Isee o supera la soglia massima (che per il 2024 è pari a 45.574,96 euro), a 224 euro per la classe di Isee minima (17.090,61 euro per il 2024). Sul fronte dell’assegno di inclusione, l’Inps ha introdotto alcune semplificazioni. La piattaforma è stata aggiornata in modo che gli utenti possano modificare in autonomia i propri dati di residenza e i recapiti, comunicare ogni aggiornamento sulla dimensione lavorativa dei componenti del proprio nucleo e visualizzare gli intestatari delle carte di inclusione. Potranno, inoltre, consultare lo stato della propria domanda, verificando anche l'importo disposto e i relativi dettagli di calcolo aggiornati, e visualizzare informazioni di dettaglio: l’indicazione del componente del nucleo cui è attribuita la quota del canone di locazione, gli eventuali soggetti esclusi dalla scala di equivalenza per il calcolo complessivo dell'importo. 
Intanto, sul fronte della lotta alla povertà, arriverà a settembre nuova social card per i nuclei familiari con un Isee fino a 15.000 euro, in condizione di priorità all’interno del Comune di riferimento. La prepagata, del valore di 500 euro, andrà attivata entro metà dicembre e si potrà usare per fare acquisti fine di febbraio 2025. Lo strumento è stato finanziato con 600 milioni di euro nella legge di Bilancio. 
I nuclei familiari con un Isee fino a 15.000 euro che presentano i requisiti previsti dalla scala di priorità riceveranno nei prossimi mesi una lettera di assegnazione dal Comune. L’importo della carta può essere utilizzato esclusivamente per tre tipologie di spese: beni alimentari di prima necessità (definiti nel dettaglio dal decreto attuativo); carburanti o abbonamenti ai mezzi pubblici, in alternativa tra loro.
Ilaria Storti

( 11 giugno 2024 )