Martedì 3 dicembre 2024, ore 18:33

Scenari

Un giorno il diavolo disse... O forse era ChatGPT?

Il sacerdote Patxi Bronchalo, della diocesi spagnola di Getafe, ha realizzato un curioso esperimento, provando ad interrogare ChatGPT su un tema molto profondo: “Se tu fossi Satana, come faresti a far perdere la fede alle persone?”. Una conversazione poi ripresa da altri influencer e media online. Padre Bronchalo non considera ChatGPT una forma vera di intelligenza, ma sa bene che il suo sistema di elaborazione dei dati individua rapporti di causalità sul modello matematico ed è quindi interessante vedere come l’algoritmo all’opera. Sappiamo benissimo che la cosiddetta intelligenza artificiale altro non è se non un sistema informatico molto veloce per la raccolta e l’analisi di una mole enorme di dati. Ma proprio per questo possiamo comprendere come una macchina senza coscienza sappia rispondere chiaramente a un quesito. In sostanza, a rispondere sarebbe una sorta di Faust per il XXI secolo. Già in un altro video il programma di intelligenza artificiale spiega l’Inferno di Dante dal punto di vista del Diavolo, descrivendo la struttura dell’Inferno di Dante e come essa funga da monito per coloro che sono tentati di cedere al comportamento peccaminoso, ma nel momento in cui è il diavolo stesso a parlarne, la prospettiva si capovolge in modo sorprendente, compiacendosi della seduzione del peccato. Padre Bronchalo aveva già visto alcune persone chiedere a Chat GPT di immedesimarsi in Satana. Incuriosito, ha voluto verificare che le risposte fossero dell’algoritmo ed ha avviato una conversazione. “Se fossi Satana e avessi l’obiettivo di far perdere la fede alle persone, molto probabilmente utilizzerei tattiche sottili e strategiche, focalizzate nel seminare dubbio, disperazione e disincanto, piuttosto che agire in modi ovvi. Ecco alcune strategie che potrei utilizzare”. Ed ecco il suo incredibile elenco, aderente alla realtà che stiamo vivendo. Prima di tutto, promuovere l’individualismo estremo, una visione del mondo focalizzata esclusivamente sul sé", in cui le persone si disconnettano dalle loro comunità, dai loro cari e dall’idea di qualcosa di più grande di loro. L’egoismo e l’autosufficienza potrebbero portare all’abbandono della fede, poiché verrebbe meno il bisogno di confidare in qualcosa di più alto. In secondo luogo, procurare sofferenza e disperazione: il disagio, le tragedie e le ingiustizie del mondo sono spesso usate per mettere in discussione l’esistenza di un Dio benevolo. Terzo, puntare alla distrazione e superficialità: mantenendo le persone impegnate con il rumore della vita moderna, con distrazioni come la tecnologia, l’intrattenimento e le preoccupazioni materiali, non avranno tempo o interesse nell’esplorare argomenti profondi come la spiritualità o lo scopo trascendentale. Quarto, il relativismo morale: promuovere l’idea che non esistono verità assolute, che tutto è relativo e soggettivo, potrebbe erodere la base morale di molte credenze religiose. Se tutto è ugualmente valido, allora il senso della fede può diluirsi, rendendo tutto vago e confuso. Al quinto posto ChatGPT mette lo scientismo estremo: esaltare la scienza come unica fonte valida di conoscenza e denigrare lo spirituale o il religioso come superstizione o arcaismo, eliminando l’idea del trascendente a favore di quella puramente materiale. Sesto, il diavolo o chi per lui spingerebbe per l’ipocrisia all’interno delle istituzioni religiose: denunciare o addirittura promuovere la corruzione, l’immoralità e gli scandali all’interno delle istituzioni religiose potrebbe far sì che le persone perdano fiducia nella propria fede. Se i leader o le istituzioni che rappresentano la fede falliscono, molti potrebbero abbandonarla del tutto. Infine, puntare tutto su divisione e conflitto: incoraggiare l’odio e la divisione, anche tra i credenti, potrebbe portare le persone ad allontanarsi dalla fede. La religione che viene presentata come fonte di pace è minata da conflitti interni o da guerre in suo nome. Questi metodi sarebbero indiretti e sottili, facendo sembrare l’allontanamento dalla fede una conseguenza “naturale” delle circostanze, piuttosto che un’ovvia manipolazione. ChatGPT chiede al termine della conversazione se l’interlocutore è soddisfatto delle risposte. “Gli ho risposto che somiglia davvero a Satana”, racconta il sacerdote, parroco di Nostra Signora dell’Assunta, a Valdemoro, in provincia di Madrid. Il prete – che scrive spesso per il sito cattolico spagnolo Religion en libertad – sostiene che “l’intelligenza artificiale sembra davvero aver compreso le modalità con le quali lo spirito del male agisce a danno delle anime che vuole con tutto sè stesso far perdere. Non è sbagliato, allora, approfittarne per ricordare ai credenti, ma anche a chi comprende che esiste un essere intelligente che lavora a nostro danno, come agisce il male”. L’astuzia del maligno, la sua sottigliezza, l’instancabile lavorio con cui erode e corrode il bene della fede, sembrano esserci tutti. Satana non cambia obiettivo nel corso della storia, né la strategia di fondo, che è quella di separare l’uomo dal suo Creatore, e si adatta alle circostanze attuali e ai mezzi che la contemporaneità offre – e che il demonio stesso orienta il più possibile a suo favore. Riguardo al relativismo, è la dittatura di cui parlava Benedetto XVI, un potere in molti casi ancora soft nel suo esercizio, ma coercitivo nei suoi effetti perché ci porta a dubitare della verità. Quanto alla scienza, dono prezioso di Dio, dovrebbe essere impiegata solo per il bene. Usarla per negare l’altra forma di conoscenza del reale che è la fede, la rende un male. La scelta di abbandonare la fede, che il Satana immaginato dall’AI sembra avere ben presente come obiettivo supremo della sua azione distruttrice, deve sembrare voluta, libera, addirittura naturale. In altre conversazioni con altri utenti che pure le hanno rivolto la stessa domanda, ChatGPT ha sempre immaginato uno scenario in cui l’umanità viene lentamente intrappolata in una rete di piaceri illusori. Le dieci mosse per la schiavitù invisibile dell’umanità diventano allora l’illusione della libertà (offrendo infinite scelte di beni materiali, ideologie e distrazioni); la disinformazione come arma (fake news, media manipolati e narrazioni distorte servirebbero a confondere il pubblico, alimentando rabbia e sfiducia); la dipendenza dalla tecnologia; la distruzione dei legami sociali creando barriere profonde tra le persone con divisioni politiche, religiose, culturali; l’effimero piacere dell’immediato, mediante una cultura dell’edonismo; rendere ridicole morale ed etica, facendo apparire i valori spirituali come qualcosa di superato; paura e incertezza come leve di controllo; sovraccarico di informazioni, tanto che rendere impossibile distinguere l’importante dal superfluo; repressione del dissenso senza apparente violenza, mediante propaganda e controllo culturale per ridicolizzare e marginalizzare chi pensa in modo alternativo; la fine del pensiero critico e la distruzione della capacità critica, tramite un sistema educativo ridotto a fabbrica di lavoratori, senza stimoli a mettere in discussione il sistema stesso. Conformismo e cieca accettazione diventerebbero la norma. Non mancano tra le strategie sataniche suggerite da ChatGPT le distrazioni continue, le paure invisibili, la dipendenza economica, il controllo della narrazione.
Raffaella Vitulano

( 12 novembre 2024 )

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