Si prepara un gennaio di fuoco per i metalmeccanici tedeschi. Il potente sindacato Ig Metall è infatti pronto a fermare le fabbriche per ottenere il diritto ad una settimana di 28 ore senza riduzione di salario. Un primo forte segnale è arrivato già oggi, con un’ora di stop dei dipendenti di Porsche, la marca di auto sportive Volkswagen, nel suo stabilimento principale di Zuffenhausen, dove vengono assemblati i modelli 911 e Boxster.
Le parti hanno avviato il negoziato che coinvolge circa 3,9 milioni di dipendenti già in autunno, ma è adesso che le delegazioni entreranno nel merito, dopo la scadenza, il 31 dicembre scorso, dell'accordo contrattuale precedente e con esso della fine della tregua che vieta qualsiasi conflitto sociale.
Tutti i riflettori sono ora puntati sull'esito di questa trattativa dal momento che gli accordi realizzati in alcuni dei settori chiave della principale economia europea, come l'automobile, le macchine utensili e l'elettronica, sono spesso intesi come modello per altri settori.
Al termine delle prime battute, dove secondo una prassi ben consolidata, tutti hanno esposto le proprie posizioni, i nervi sono già molto tesi.
"Se i datori di lavoro non riesamineranno la loro posizione entro la fine di gennaio, prenderemo in considerazione la possibilità di ricorrere a scioperi di 24 ore o di votare per scioperi in tutto il paese", ha dichiarato Jörg Hofmann, leader dell'IG Metall. Un'eventualità che non si è mai verificata negli ultimi 15 anni.
L'Ig Metall, come già raccontato da Conquiste nelle scorse settimane, chiede un aumento salariale del 6%, l'associazione datoriale Gesamtmetall offre il 2%. Niente di insolito. In generale, le parti si trovano a metà strada.
Le vere ragioni della rabbia del sindacato sono il rifiuto categorico dei datori di lavoro alla proposta di un orario settimanale ridotto a 28 ore.
(Articolo completo domani su Conquiste Tabloid)