Mercoledì 15 gennaio 2025, ore 8:41

Europa 

Berlino propone fondi comuni per sostenere l’industria Ue 

La Germania proporrà "nuovi sussidi comuni" per rispondere al Climate Act dell'amministrazione Biden. Il primo sì alla proposta di un fondo per l'industria europea lanciata da Ursula von der Leyen arriva da una delle capitali teoricamente più scettiche, Berlino. In un documento scritto, il partito socialdemocratico tedesco, guidato dal cancelliere Olaf Scholz, si è detto favorevole a strumenti finanziari aggiuntivi europei per rispondere alla legge sull'inflazione americana. È un passo avanti, sebbene non definitivo: la coalizione al governo in Germania negli ultimi mesi ha mostrato più di una divisione sui temi europei e liberali guidati dal ministro delle Finanze Christian Lindner sono tradizionalmente contrari al debito comune europeo. L'apertura tedesca si registra proprio alla vigilia dell'incontro tra la Commissione e il governo svedese a Kiruna, nell'estremo Nord scandinavo.

È la riunione che, di fatto, aprirà la presidenza del semestre europeo a guida Stoccolma ed avrà proprio il progetto di un Sovereignity Fund europeo tra i temi sul tavolo. Ma sul dossier, a quanto si apprende, il governo presieduto dal moderato Ulf Kristersson si mostra sostanzialmente contrario ad uno strumento che abbia come base nuovo debito comune. Una posizione, quella della presidenza svedese, che molto probabilmente sarà condivisa dai cosiddetti 'falchi del Nord'. La strada per il fondo sovrano, insomma, resta in salita. L'Italia è invece tra i Paesi a cui la proposta piace, e non poco.

La prima tappa della strategia europea, infatti, prevede un ulteriore alleggerimento del regime di aiuti di Stato, intervento che - è questo il timore di Roma - rischia di avvantaggiare chi ha lo spazio fiscale maggiore. Diversamente, un fondo europeo garantisce quel 'level playing field' sul quale anche i commissari Ue Paolo Gentiloni e Thierry Breton hanno richiamato l'attenzione. "Occorre mettere in campo da subito contromisure adeguate in risposta alla politica aggressiva americana che rischia di distorcere la competizione e innescare una fuga di investimenti a beneficio del mercato americano", ha sottolineato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in un messaggio alla presentazione del rapporto Enel-Symbola "100 Italian E-Mobility Stories 2023". Il tema sarà al centro del Consiglio europeo del 9 e 10 febbraio e va inquadrato, più in generale, nel percorso di autonomia strategica che l'Ue vuole mettere in campo nel 2023. Una strategia che punta, tra l'altro, a ridurre la dipendenza sulle materie prime con i Paesi terzi e a riequilibrare i rapporti commerciali con la Cina.

La messa a punto del fondo sovrano all'industria è ancora al primissimo stadio. Di certo, nello schema della presidente della Commissione europea la stella polare resta in linea con il Next Generation Ue: spinta alla transizione verde e alle nuove tecnologie.

Rodolfo Ricci
 

( 12 gennaio 2023 )

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