L’anno che verrà: tempo di oroscopi. Specie in uno scenario preoccupante: terrorismo, instabilità globale, Ucraina, Gaza, Siria, Taiwan, economia in fibrillazione, esodi biblici. La voglia di previsioni si misura con le incognite del presente. Giorgio Galli percorre sentieri che collegano la politologia all’astrologia. In un volume nient’affatto datato, “Politica ed esoterismo alle soglie del 2000”, scritto con la collaborazione di Rudy Stauder, all’epoca direttrice di “Astra”, c’era la spiegazione più approfondita e documentata della persistenza di un apparato elusivo e misterico dietro le facciate della Storia. «L’Occidente ha fatto dello sviluppo intellettuale, emotivo, vitale e materiale dell’essere umano il proprio ideale; ma ha trascurato le maggiori possibilità della sua esistenza spirituale.» Che coincide con quanto dichiara in privato un conoscitore di astrologia: «Le costellazioni parlavano agli antichi il linguaggio odierno della psicanalisi e della statistica, in breve la probabilità di ricorrenza di certi fatti in rapporto a elementi che vanno dall’inconscio collettivo alle congiunture socioeconomiche»