Intanto si guarda anche al possibile gettito che potrebbe arrivare nel 2025 dall'azione di compliance da parte del fisco. Sono almeno 3 milioni, i contribuenti che il prossimo anno riceveranno una comunicazione nel quadro di questa attività. I casi più diffusi di omissioni o infedeltà nella comunicazione dei dati al fisco riguardano le mancate comunicazioni Iva o le omesse dichiarazioni delle partite Iva. Comuni anche le anomalie nella dichiarazione Isa, ovvero gli Indici sintetici di affidabilità.
La legge di stabilità” recepisce molte istanze e rivendicazioni che abbiamo avanzato in questi mesi come Cisl. Pur tuttavia è una manovra da migliorare”. Lo ribadisce a Radio 1 Rai il leader Cisl Sbarra che spiega: ”Bisogna tornare indietro nella riduzione degli organici della scuola o nel rimuovere questo blocco parziale del turn over negli Enti locali. Bisogna aumentare maggiormente le pensioni minime, ripristinare le risorse sottratte al mondo automotive, e riconquistare con l'Europa la misura della contribuzione sud, che ha dato molto alla crescita del lavoro. Serve poi un deciso taglio delle tasse sul ceto medio, rimodulando la seconda aliquota Irpef dal 35 a 33 per cento, e alzando lo scaglione fino a 66 mila euro. Il ceto medio fa fatica a recuperare il potere di acquisto. Dobbiamo continuare il dialogo e il confronto con il Governo e con tutti i gruppi parlamentari”. Aggiunge Sbarra: ”C’è un problema nella rappresentanza istituzionale, sociale e politica. Una dinamica che ha polverizzato i partiti e, come abbiamo visto nelle recenti elezioni in Emilia-Romagna e Umbria, porta a votare meno del 50%. C'è una crisi della politica di disintermediazione che ha fatto perdere ruolo e protagonismo anche ai corpi intermedi. Da questo punto di vista il sindacato se la passa un po' meglio. Alle recenti elezioni Rsu nel settore pubblico e privato ci sono stati livelli di partecipazione che hanno sfiorato il 90%”. Certo ”se l'immagine pubblica di un sindacato deve essere quella di dire no, scaricando attraverso scioperi costi e sacrifici sulle persone, è normale che alla lunga la gente si allontana". A proposito dello sciopero di venerdì prossimo indetto da Cgil e Uil, Sbarra osserva: ”Da quattro anni a questa parte un pezzo di sindacato italiano proclama sistematicamente scioperi generali. O abbiamo sindacalisti che non ne azzeccano una ai tavoli e non portano a casa risultati da prima del Governo Draghi, oppure c’è un approccio preconcetto e pregiudiziale. Nell'uno e nell'altro caso vedo un problema molto grave per le qualità della rappresentanza di alcune sigle. Poi ognuno è padrone a casa propria. La Cisl ha sempre avuto una linea di assoluta autonomia rispetto ai Governi e al loro colore politico. Lo sciopero è uno strumento da utilizzare con responsabilità, quando le vie di confronto tradizionali risultano non praticabili. Per esempio - conclude Sbarra- ha senso come abbiamo fatto nelle settimane passate per rivendicare il rinnovo del contratto del trasporto pubblico locale, oppure per contrastare le scelte di Stellantis nella filiera dell'automobile, creando un danno all'occupazione”.
Giampiero Guadagni