Intanto, secondo le stime preliminari dell'Istat, a gennaio l'inflazione sale lievemente, arrivando a 1,5% dall'1,3% di dicembre. Il tasso tendenziale di variazione dei prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona mostra un leggero incremento (da +1,7% a +1,8%), come anche quello dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto (da +1,7% a +2,1%).
L'accelerazione tendenziale è prevalentemente dovuta all'aumento dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da +12,7% a +27,8%), all'attenuarsi della flessione di quelli dei Beni energetici non regolamentati (da-4,2% a -3,0%) e, in misura minore, all'aumento del ritmo di crescita dei prezzi dei Beni alimentari lavorati (da +1,7% a +2,0%). Tali effetti sono stati solo in parte compensati dalla decelerazione dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da +3,6% a +2,5%) e di quelli dei Servizi relativi alle comunicazioni (da +1,2% a +0,9%). Nel mese di gennaio l'inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, resta stabile (a +1,8%), mentre quella al netto dei soli beni energetici sale lievemente (da +1,7% a +1,8%). La dinamica tendenziale dei prezzi dei beni evidenzia un'accelerazione (da +0,2% a +0,7%), mentre quella dei servizi rimane stabile (a +2,6%).
Il prezzo del gas sopra i 50 euro potrebbe portare il Governo ad adottare nuove misure tampone. Lo ha detto il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Pichetto Fratin, che aggiunge: ”Stiamo ragionando su quelle che sono le energivore da gas, ma è chiaro che se tenessero questi prezzi, dobbiamo in qualche modo trovare un intervento anche sul prezzo complessivo che riguarda tutti, imprese ed utenze domestiche”.
Giampiero Guadagni