Domenica 8 settembre 2024, ore 1:41

Savona

Industria del vetro, investimenti necessari per rimanere sul mercato

In questo strano, complesso momento storico e stante un settore del savonese come quello del vetro, trainante per l’economia ed il sociale in zona, l’azione sindacale a tutela di lavoratori e imprese stesse del comparto appare fondamentale. Tanto che la determinazione del sindacato ha ottenuto un protocollo d’intesa preciso ed importante che sta, al momento, dando respiro e forza al settore. A spiegarlo con più dettagliata precisione è Corrado Calvanico, segretario regionale ligure Femca Cisl, che fa sapere innanzitutto come ci sia un accordo per il quale c’è l’ok a partire dal sito di Carcare di Verallia. Stabilimento savonese della società che vanta peraltro altri siti in diverse località. “A fine luglio uscirà il vetro da Carcare - dice il sindacalista - che però sarà al 50%, perché abbiamo perso 6.500 tonnellate di vetro (la goccia del vetro che esce dal forno si misura in tonnellate ndr). Partono due linee su quattro. Intanto però non c’è più stata richiesta di cassa integrazione; tutti sono a libro paga”. 
La produzione ridotta della metà comporta però l’impiego analogamente ridotto di personale, per cui il 50% di addetti che non sono utilizzabili nel savonese vengono destinati alla trasferta, presso altri siti Verallia, fino a metà settembre prossimo. I paletti che mette il sindacato è che per questi trasfertisti per necessità, il termine del lavoro lontano dal savonese deve cessare assolutamente a settembre. 
“Quando saremo a regime - assicura il segretario ligure Femca - se il mercato risponde, da metà settembre andremo a rivede il modello organizzativo”. E ricorda che “eravamo in 120, ora siamo in 105. Chi è andato in pensione, chi ha trovato altro lavoro, si è ricollocato. Non ci saranno esuberi, ma nemmeno nuove assunzioni”. Un altro punto nodale per il settore vetri del Ponente ligure è la mancanza di infrastrutture e soprattutto di un cavo di alta tensione utile per l’elettrificazione dei forni e che oggi non c’è. “Per questo - incalza Calvanico - abbiamo fatto appello ai sindaci della zona perché ci aiutino; si tratta di idee sociali e i sindaci sembra siano disponibili. Occorre cominciare a parlare di sviluppo sicuro, anche perché tra qualche anno, senza questo cavo ad alta tensione che attualmente in Val Bormida non c’è, non avremo elettrificazione con le conseguenze di bloccare le attività. Per questo coinvolgiamo tutti, dalle istituzioni locali ai neo eletti in Europa per avere investimenti sull’alta tensione”.
Intanto il sindacato incamera un punto importante dopo avere ottenuto che diventeranno lavoratori a tempo indeterminato quelli attualmente precari, mano a mano che scadranno i loro contratti a termine. Non poco in un momento difficile e che, per quanto riguarda il vetro, ha motivi precisi di crisi che spiega ancora il segretario ligure Femca: “È stato fatto un cartello, alzando i prezzi - dice -. Poi c’è stato il Covid che ha drogato il mercato; si consumava in maniera diversa con la ristorazione chiusa. Quindi è arrivata l’inflazione, ci sono state le bottiglie di plastica che hanno ridotto la vendita del vetro, anche se la plastica andrà a scemare nei prossimi anni. Però, intanto, la plastica si usa perché costa meno”. 
Situazione dunque ancora in divenire con poche certezze e molti dubbi ma con speranza che in autunno si definisca ed acquisisca stabilità. Intanto il cislino assicura massima attenzione delle parti sociali al tema e afferma che la Femca Cisl segue costantemente la situazione: “Il settore dà lavoro, tra dipendenti diretti e indotto a circa 3mila persone. Gli dedichiamo forte attenzione; se dovesse crollare il vetro e se la crisi dovesse perdurare, metteremo tutta la zona in allarme. Il vetro del savonese è di riferimento internazionale; conosciuto ovunque e le nostre fabbriche hanno mercato in tutto il mondo”. 
Dino Frambati
 

( 18 luglio 2024 )

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