Una sorprendente scultura-installazione, chiamata 'Crisalide', ci accoglie nello spazio di Canova 22, dove un tempo ardeva la fornace del Canova, e oggi nel 200esimo della scomparsa del grande scultore, dedica una straordinaria citazione di Amore e Psiche in una rifrazione di prismatica metamorfosi in plexiglass. L'autore è Fiorenzo Zaffina, artista eccellente del pieno e del vuoto, plasticatore dialogante con il mistero chiaro della forma (il 'togliere' che è anche un 'modellare') e ideatore della complessa scultura ad inserti plurimi di blocchi di plexiglass lavorati al frullino fino a doppiare l'immagine in una serie di specchi riflessi che giungono alla fortunata soluzione espressiva di una simultanea visione d’insieme dove la forma ricompone il molteplice e lo consolida in una magnetica attrazione visiva . Zaffina non è nuovo alla manipolazione di pieni e dei vuoti, e soprattutto alla capacità di esaltare il potere immaginativo della materia. E ciò che veramente persuade in questa sua 'Crisalide' è proprio l'esaltazione espressiva che non si esaurisce solo nel prisma caleidoscopico dei volti di Amore e Psiche abilmente ripresi dalla mano di Canova.
Così l’artista attualizza la suggestione del mito classico grazie al magnetismo originale del modellato che si applica al plexiglass facendolo sapientemente “cantare” , con l'effetto ideale e altamente lirico di un manufatto volatile e al tempo stesso più che duraturo. La mostra durerà fino all’11 marzo ed è accompagnata da un catalogo con i testi del curatore Alberto Dambruoso, di Giuseppe Pansini, Antonella Marrone, Mara Luzzatto e Elisabetta Serpi, la quale ha curato anche le musiche che accompagnano l’installazione all’interno dello spazio espositivo.