Ventisette. Tanti sono gli anni passati da quando, nel 1997, ad un piccolo gruppo di persone (otto) è venuta la pazza idea di organizzare una festa del libro nel cuore della pianura padana lombarda. Si dice che a fornire lo spunto sia stata una iniziativa simile che si tiene dal 1988 ad Hay-on-Wye, un villaggio nella campagna gallese. Fatto sta che oggi il Festivaletteratura di Mantova è diventato uno dei più importanti e seguiti appuntamenti culturali in Italia. La nuova edizione, che si terrà dal 6 al 10 settembre prossimi, è stata presentata nei giorni scorsi nello splendido scenario dei giardini di Palazzo Te. Come vuole la tradizione, per ora sono stati anticipati i nomi dei partecipanti, le novità e i temi, mentre per il calendario vero e proprio bisognerà attendere la seconda metà di luglio. Ad oltre trecento scrittrici e scrittori provenienti da tutto il mondo è affidato il compito di animare gli eventi e gli incontri che saranno ospitati nei palazzi, nelle piazze, nelle strade, nei teatri, nelle biblioteche, nei musei e in altri luoghi della città, che nel 2008 è stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità per il suo passato (ancora vivissimo) rinascimentale.
“Trovare le parole è la sfida che attraversa la ventisettesima edizione di Festivaletteratura – si legge in una nota diffusa alla stampa -, che arriva in un momento storico in cui dare nome alle cose e a quanto ci succede intorno sembra sempre più arduo e ingannevole. Mettere insieme le parole, provare a ricucirne il senso, misurarne la ‘tenuta’ e farne dialogo è lo sforzo che da sempre impegna Festivaletteratura e si esprime nel chiamare autrici e autori da tutto il mondo, nell’aprire sempre nuovi spazi di ascolto e di scambio, nel tentare operazioni di aggancio più o meno ardite tra linguaggi e narrazioni diverse per leggere – attraverso la letteratura – una realtà che parla e ci sembra non dire”.
Tanti e vari i temi che verranno affrontati nei cinque giorni della manifestazione. Ci saranno approfondimenti su culture e mondi lontani dall’Italia (verso l’India in particolare), sulla brutalità della guerra (atteso il ritorno del Premio Nobel per la letteratura Olga Tokarczuk), sulle migrazioni, sui cambiamenti climatici e la transizione energetica, sulle nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale, sullo sport, sul rapporto fra arte e letteratura, sulla poesia, sui corpi (a partire dalla loro fragilità), sui grandi fenomeni sociali (fra economia, lavoro, diritti), sui libri gialli, sulla musica. Sono poi previsti percorsi ed eventi dedicati agli adolescenti e ai bambini e un focus su Italo Calvino, nel centenario della nascita. I partecipanti sono così numerosi e qualificati che è difficile selezionarne un elenco. Meglio cercarli sul sito www.festivaletteratura.it
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