L’età sperimentale è il titolo di un lungometraggio realizzato dal regista Marco Zingaretti presentato al Trento Film Festival 2024. Da questo, è stato tratto l’omonimo libro, uscito a novembre dello stesso anno.
Il tema è la riflessione sull’età successiva a quella adulta: un uomo non più giovane si dice anziano o, più cinicamente, vecchio. Lo scrittore, superati i suoi settanta, si inoltra in un sentiero tutto nuovo, per l’ap punto, da sperimentare, sicuramente più corto e più incerto di tutti quelli che ha già percorso.
L’approccio è quello dell’a lunno che vuole imparare, stimolato dalla curiosità, disposto ad accettare consigli, preparato all’imprevisto. La vecchiaia è sperimentale, perché non c’è mai stata prima: De Luca dice 'siamo la prima generazione a sperimentarla, a viverla in così tanti; la prima a non essere stata decimata dalla guerra, la prima ad aver fruito dei progressi della medicina e dell’alimen tazione, la prima ad aver superato in numero i giovani'. Infatti l’Italia è il secondo paese più vecchio del mondo (dopo il Giappone), perché si fanno meno figli e perché i giovani oggi vanno via per cercare migliori occasioni all’estero, dove le possibilità, soprattutto lavorative, sembrano più allettanti.
Un vecchio proverbio paragona la vita umana a quella di tre cavalli: si va al galoppo, poi al trotto, infine al passo: l’andatura corrisponde al ritmo delle età. Trovandosi sul dorso del terzo cavallo, lo scrittore, da questa nuova prospettiva, percepisce tutto come nuovo, come mai provato prima. E dunque ci racconta come intende vivere questa fase esistenziale: prima di tutto senza paura, poiché l’anziano non ha più paura di niente, banalmente neanche della morte. Esercizio quotidiano, alimentazione controllata, tanta lettura, l’importanza del gioco in solitaria. Sempre attento ad allenarsi molto e a mangiare meno, il corpo, ammette, risponde in modo stupefacente: l’autore confessa di fare più allenamento oggi di quando era giovane e con migliori risultati; soprattutto l’arrampicata, sua grande passione di cui ha scritto molto, è un piacere che si è regalato dopo l’età adulta. Sì, un regalo, perché regalo è fare quello che ti piace, dunque non una questione di coraggio, poiché è coraggioso chi è costretto a prendersi dei rischi e non ha scelta; chi invece è consapevole e agisce di propria volontà si gode il lusso di praticare per passione qualcosa che ama, pur nel suo essere pericoloso.
Leggere molto, di cose diverse, per tenere la mente sempre sveglia e concentrata, stesso scopo che ha la pratica del gioco, con le carte, l’enigmistica o gli Shangai; stare all’aria aperta, seguire una routine fatta di regolarità, per gli orari, per i pasti, per le passeggiate, anche se è lo stesso De Luca a dire che la vecchiaia non è proprio una passeggiata, piuttosto un continuo procedere in salita, ma nella totale libertà di poter perdere tempo, attenzione non nel senso letterale della parola, ma nell’idea di poterlo spendere come uno preferisce, impiegandolo a piacere. Il tempo e la libertà dunque assumono un’ac cezione particolare in questa età: un proverbio yiddish recita: 'se si deve, si può', nell’età sperimentale si controverte in 'se si può, si deve', confermando quanto sopra, spalancando così uno scenario di possibilità inedite e non calcolate fino ad ora.
Nonostante non si tratti di un vero e proprio connubio letterario, arricchisce comunque questa lunga riflessione il contributo di Ines de La Fressange, ex modella parigina, icona di stile ed eleganza, che in alcune sue lettere qui pubblicate parla della neonata amicizia con lo scrittore. L’autore ammette di sconfinare nel campo di Ines, la moda appunto, quando parla di eleganza e sobrietà, termini che, per quanto gli riguarda, appartengono per natura più all’essere femminile che non all’uomo: nello specifico lui si sente più incline alla trasandatezza, ma persegue sobrietà ed eleganza nella sua scrittura.
Per i lettori appassionati ed innamorati di questo autore, i suoi libri, lunghi o corti che siano, durano sempre troppo poco. Il consiglio, per altro palliativo, è quello di cercare di rallentare per quanto possibile la lettura, centellinando righe e pagine, assaporando il gusto di immagini e parole fuse insieme in un connubio di una forza emotiva commovente, ogni volta stupefacente.
Erri De Luca, Ines de La Fressange, L’età sperimentale, Feltrinelli Editore, Milano, 2024, pp. 128, euro 17,00