E' stata siglata stanotte, dopo ore di confronto, l'intesa preliminare per il rinnovo del contratto Mobilità-Trasporto pubblico locale, sottoscritto da Fit Cisl insieme a Filt Cgil, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Autoferro, per oltre 110mila lavoratori. A breve sarà convocato un tavolo per la firma definitiva al Mit. Il ministro Matteo Salvini, fa sapere il ministero, esprime "grande soddisfazione".
“La pre intesa raggiunta grazie alla mediazione del Governo, ed in particolare del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti - scrive sui social il leader Cisl Luigi Sbarra - è una ottima notizia per il tutto il sistema paese. Un risultato importante frutto della mobilitazione dei lavoratori e della giusta battaglia della Fit Cisl e delle altre categorie per adeguare i salari all’inflazione, ridurre le carenze occupazionali, puntare ad una migliore concilizione tra lavoro e famiglia. Speriamo che questa intesa sia propedeutica ad una necessaria riforma del settore per assicurare al Paese un servizio di trasporto pubblico efficiente e di qualità in tutte le realtà territoriali, garantendo soprattutto condizioni di maggiore sicurezza ai lavoratori ed ai cittadini”.
"Un risultato significativo - commenta il segretario generale Fit-Cisl, Salvatore Pellecchia - giunto dopo mesi di complesse trattative e di mobilitazione dei lavoratori, grazie alla mediazione del Governo, nell’ambito del percorso relazionale attivato lo scorso 12 novembre dal viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Edoardo Rixi, che ha coinvolto tutte le parti in causa, associazioni datoriali e organizzazioni sindacali firmatarie del contratto". L'obiettivo che ci siamo posti come sindacato - prosegue il segretario nazionale, Gaetano Riccio - è aumentare i salari erosi dalla forte inflazione, agendo così sulla carenza di personale, un dato in crescita che rischia seriamente di compromettere la regolarità nello svolgimento del servizio. Non solo: rivalutare in chiave migliorativa le condizioni occupazionali e normative puntando a facilitare la conciliazione vita-lavoro, rinviando ad un momento successivo l’adeguamento della normativa contrattuale su relazioni industriali e mercato del lavoro”. L’accordo prevede: l’aumento pari a 160 di tabellare + 40 euro di Edr (elemento distinto della retribuzione), la corresponsione dell’una tantum di 500 euro a febbraio 2025, il trattamento integrativo pari a 40 euro mensili in caso di definizione di accordi aziendali volti a ridefinire l’articolazione dell’orario di lavoro oppure, in mancanza di accordo, 20 euro mensili convertibili a livello aziendale in due giornate di permesso retribuito. Il verbale d’intesa preliminare sarà portato all’attenzione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, come concordato, al fine di verificare l'impegno economico ad integrazione degli stanziamenti previsti in Legge di Bilancio che consentirà di perfezionare i contenuti dell’accordo. "Una svolta importante - conclude Pellecchia - che mette fine alla situazione di nervosismo e conflittualità diventata ormai insostenibile per gli oltre 100mila occupati del comparto, con ricadute e disagi anche per i cittadini. A questo punto siamo in attesa di una convocazione per proseguire in sede ministeriale il percorso attivato il 12 novembre scorso, che ha creato le condizioni per far lavorare le associazioni datoriali e i sindacati convergendo verso un duplice obiettivo. Il primo riguarda il rinnovo del contratto Mobilità Tpl; il secondo pone l’avvio di una riflessione sulle fragilità del Tpl a cui dovrà seguire l’inizio di una riforma complessiva del sistema per individuare conseguentemente azioni e soluzioni allo scopo di assicurare al Paese un servizio di trasporto pubblico di qualità, efficace, efficiente e sicuro per lavoratori e cittadini".