Gli oltre 1.260 dipendenti del Gruppo UNA Spa, è la più grande catena alberghiera attiva in Italia con oltre 5.900 camere in 54 hotel, resort e residence distribuiti in 26 destinazioni e 13 regioni e si posiziona tra le principali catene ristorative in Italia con 28 ristoranti “UNA cucina” in gestione diretta, hanno ottenuto il primo integrativo aziendale. La firma tra i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs, e la direzione aziendale è arrivata dopo oltre un anno di trattative; l’accordo dà piena attuazione al contratto nazionale del Turismo Federalberghi Faita, sottoscritto il 5 luglio scorso, e al contratto nazionale del Terziario TDS Confcommercio, sottoscritto il 22 marzo 2024 ed applicato ai dipendenti della sede: il riconoscimento da parte aziendale della figura di rappresentanza, specializzata in questioni di genere, “Garante della parità", nominata su designazione congiunta delle organizzazioni sindacali ne è un esempio. “Si tratta - hanno commentato i sindacati - di una misura di garanzia e di tutela per le migliaia di persone che lavorano nel settore a vario titolo”. “Per noi - hanno aggiunto le sigle - sono passaggi fondamentali affinché si possa porre fine al fenomeno di dumping contrattuale che affligge sempre più lavoratrici e lavoratori del nostro Paese”. Banca ore, banca dei permessi solidali, previdenza complementare sono alcune delle materie che hanno trovato spazio nell’accordo. E’ stata profondamente innovata la disciplina delle questioni di genere, oltre all’introduzione della figura di rappresentanza denominata Garante di parità, sono state rafforzate le misure di contrasto alla violenza e alle molestie: oltre alle numerose campagne promosse dal Gruppo è stato inserito un ulteriore mese di congedo retribuito per le donne vittime di violenza, che si aggiunge ai permessi già previsti dalla legge e dai contratti nazionali. In un’ottica di crescita costruttiva delle relazioni sindacali Filcams, Fisascat e Uiltucs e Una Spa hanno stabilito di sviluppare progressivamente tematiche come salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, introducendo sin da subito nel DVR aziendale anche la valutazione dei rischi connessi alle ondate estreme di calore, e formazione, prevedendo la costituzione di commissioni in grado di sviluppare attività specifiche, incrociando quelle già messe in campo dall’azienda. A decorrere da gennaio 2025 è stato previsto un incremento, che prevede l’innalzamento del contributo a carico azienda fino al raggiungimento del 2%, previsto in caso di iscrizione da parte di una lavoratrice o di un lavoratore alla previdenza complementare. Quest’ultima misura è stata fortemente caldeggiata dalle organizzazioni sindacali di categoria che hanno evidenziato come “l’alta incidenza di part time in azienda - hanno osservato Filcams, Fisascat e Uiltucs - ci ha posto davanti alla necessità di favorire la costruzione di un futuro previdenziale più solido e tutelato”. Per quanto concerne la genitorialità le parti hanno condiviso l’estensione delle previsioni della legge che disciplina i permessi per la malattia del figlio sino ai minori di 14 anni. E’ stato affrontato il tema della malattia a seguito di gravi patologie ed è stato pattuito il riconoscimento della retribuzione per i primi 60 giorni, all’interno dei 120 giorni di aspettativa previsti. Questo contratto integrativo è un punto di partenza per i sindacati che sottolineano come questo accordo consenta “di rafforzare i percorsi professionali e personali di tutti i dipendenti, andando quindi ad incentivare la loro motivazione, e quindi la produttività, provando a rendere più stabili sia i livelli occupazionali che quelli reddituali”.
Ce.Au.