Domenica 8 settembre 2024, ore 2:50

L'indagine

Milano quanto mi costi? Il caro vita pesa sulle famiglie

Il carovita pesa su chi vive nel milanese. Si fa molta attenzione ai prezzi dei beni alimentari, si taglia sui consumi energetici, si fanno prestiti, si sacrificano le spese legate alla socialità e al tempo libero, ma c’è anche chi è costretto a ritardare il pagamento di mutui e bollette o, addirittura, rinuncia a curarsi. Cala la quota di stipendio messa da parte, aumenta il ricorso ai risparmi, preoccupa l’eventualità di dovere fare fronte ad impegni economici imprevisti. La casa, poi, resta un miraggio. E’ l’immagi ne di una città che soffre quella che emerge dall’indagine “Mi lano quanto mi costi?” promossa dalla Cisl milanese e realizzata da Bibliolavoro, il centro studi regionale del sindacato, attraverso un questionario di 20 domande, a cui hanno risposto 2.953 iscritti (53% donne), per il 46% residenti a Milano, il resto nell’area metropolitana. I ricercatori hanno focalizzato l’atten zione sul cosiddetto ceto medio: lavoratori (80,6%, il 91,9% dei quali con un contratto a tempo indeterminato) e pensionati, con una retribuzione annua lorda fra i 28 mila e i 50 mila euro (46,8%).

Meno capacità di risparmio Negli ultimi anni se ne nota un pesante ridimensionamento: se nel 2019 solo il 19,7% risparmiava meno del 5% del salario, nel 2023 il dato sale al 44,3% (+124,5%). Nel 2019 chi riusciva a mettere da parte almeno il 20% della busta paga mensile era il 43,6%, nel 2023 solo il 17,6%. Un ulteriore segnale di peggioramento è che l’80% dichiara di avere attinto al conto in banca per fronteggiare l’au mento del costo della vita e il 40,5% lo ha fatto “spesso”.

Più colpiti i giovani e le fasce di reddito basse.

1 intervistato su 3 non è in grado di affrontare l’emergenza Alla domanda “Se domani ti capitasse un impegno imprevisto da 1.500 euro saresti in grado di fronteggiarlo in autonomia?” il 32,3% ha risposto negativamente, un dato che sale al 44% fra chi ha un reddito fra 15 mila e 28 mila euro, 47,7% fra gli under 36, al 51,2% fra gli stranieri.

Rinunce e iniziative contro il caro vita C’è un lungo elenco di azioni, anche gravi, che vengono messe in pratica, come risparmiare sulla spesa acquistando meno prodotti o di qualità inferiore (71,2%), tagliare una parte di consumi (riscaldamento, elettricità, 52,1%), rinunciare a servizi/ acquisto di beni per i figli o i familiari fragili (27,5%); rinunciare a curarsi (26,6%), ricorrere a prestiti presso istituti di credito (24,9%) o famigliari/amicali (23,6%), ritardare il pagamento di bollette (20%) o di rate di finanziamenti/ mutui (8%). Da segnalare che le prime rinunce si fanno sulle spese per il tempo libero, risparmiando su viaggi e vacanze (59,2%), attività sociali e di svago (bar, ristorante, 57,9%), culturali (concerti, teatri, musei, 57,8%), sportive (piscina, palestra, 52,2%).

Azioni contro il caro energia e il caro spesa In tema di energia, solo il 4,7% degli intervistati

ha dichiarato di non avere cambiato comportamenti. Tra le azioni più frequentemente messe in campo troviamo “Prestare attenzione allo spegnimento delle luci” (66,7%), “Abbassare la temperatura del riscaldamento” (66,2%), “Concentrare l’utiliz zo degli elettrodomestici nelle fasce orarie economiche” (54,4%), “Utilizzare le modalità ECO dei dispositivi” (52,1%). Per quanto riguarda il caro spesa, appena il 7,4% ha mantenuto invariate le proprie abitudini. Al contrario il 68,1% evita di acquistare alimenti che non siano strettamente necessari, il 48,1% presta maggiore attenzione ai prezzi cercando le marche più economiche, il 36,9% si rivolge più frequentemente che in passato ai discount, il 36,1% acquista meno carne e pesce, il 24,1% compra meno alimenti in generale, il 12% taglia su frutta e verdura.

Costo della vita a Milano: opinioni Interrogati rispetto ad una valutazione generale sul caro vita gli intervistati hanno espresso giudizi preoccupanti non solo sull’abitare (il 65,5% ritiene i costi ingestibili), ma anche sulla possibilità di trascorrere del tempo libero all’interno della città (per il 46,7% è economicamente proibitiva).

Le voci degli intervistati: vanno alzati i salari e legati al territorio Al campione è stata posta una domanda su quali ambiti principali la Cisl dovrebbe orientare la propria azione. Si sono ottenute 1.524 risposte e 20.293 parole, tematizzate attraverso la ricorrenza di tag tematici: i tre più frequenti sono stati “Innal zamentosalari” (37%), “Politi cheabitative” (23,8%), “Sani tà” (13,5%).

Qualche frase: “Far aumentare gli stipendi dei lavoratori ormai fermi da anni. Non ci sono aumenti se non per i dirigenti”.

“Non è una città per famiglie, il costo delle abitazioni oramai è folle sia in affitto che in vendita anche in zone periferiche con la scusa della riqualificazione”.

“Sanità: è disumano pensare che qualcuno non si possa curare perché i tempi di attesa della mutua sono troppo lunghi e non ci si può rivolgere alla sanità privata perché costosa”.

Nella top ten dei tag si parla anche di prezzi dell’energia, Scala mobile, prezzi per la spesa, gabbie salariali, politiche famigliari, mobilità, welfare contrattato.

L’idea di legare in qualche modo lo stipendio alla realtà economica e/o geografica si fa strada: il 7,8% chiede che sia indicizzato all’inflazione, il 7,2% al contesto territoriale. Dice un intervistato: “Non è possibile vivere a Milano con gli stipendi del resto dell’Italia! Ci vuole un salario milanese!”.

Mauro Cereda

( 16 luglio 2024 )

Magazine

Via Po Cultura

SOLO PER GLI ABBONATI

A Carrara la mostra “Belle Époque. I pittori italiani della vita moderna. Da Lega e Fattori a Boldini e De Nittis a Nomellini e Balla

  • Email Icon
  • Facebook Icon
  • Twitter Icon
  • Pinterest Icon
Commenta Icona

Cinema

Maria Callas, la diva fuori dal tempo

Il grande Cinema, in Mostra alla 81^ edizione al Lido di Venezia, torna a dedicarle un film toccante ed intenso diretto dal cileno Pablo Lorrain e interpretato da una sensazionale Angelina Jolie

  • Email Icon
  • Facebook Icon
  • Twitter Icon
  • Pinterest Icon
Commenta Icona

Libri

Tutto già scritto

“La Fantarca” sintetizza e anticipa tutti i temi della contemporaneità. La contrapposizione della guerra fredda, resipiscente dopo l’illusione della caduta del Muro, l’esodo di interi popoli, l’energia di un’umanità sempre capace di risorgere da se stessa

  • Email Icon
  • Facebook Icon
  • Twitter Icon
  • Pinterest Icon
Commenta Icona

FOTO GALLERY

Immagine Foto Gallery

© 2001 - 2024 Conquiste del Lavoro - Tutti i diritti riservati - Via Po, 22 - 00198 Roma - C.F. 05558260583 - P.IVA 01413871003

E-mail: conquiste@cqdl.it - E-mail PEC: conquistedellavorosrl@postecert.it