Raggiunto l’accordo con il gruppo Stellantis per lo sviluppo del sito VM Motori di Cento, in provincia di Ferrara. L’intesa scongiura i licenziamenti e punta a costruire le condizioni per il mantenimento della realtà industriale. “E’ un risultato positivo dopo numerose giornate di trattativa con il gruppo Stellantis” afferma il segretario nazionale Fim Cisl Ferdinando Uliano che ci tiene a sottolineare: “E’ la prima volta che in una fabbrica di motori affrontiamo le ripercussioni in termini industriali e occupazionali del processo di transizione ecologica verso l’elettrico che sta investendo il settore dell’automotive”.
L’intesa consente di mantenere un importante presidio industriale nella produzione di motori industriali e marino per circa 400 occupati, con un’area di ricerca e sviluppo e risorse necessarie per implementare ulteriori applicazioni e tecnologie. “Rimane la necessità di consolidare e rafforzare industrialmente l’area del motore diesel V6 che terminerà la produzione nel corso della prima parte del 2023 - continua Uliano -. A tal fine per noi è fondamentale proseguire con Stellantis, il tavolo di confronto aperto con le istituzioni, sia a livello territoriale che nazionale, con l’obiettivo di individuare i futuri sviluppi industriali per il sito di Cento”.
L’intesa inoltre individua soluzioni occupazionali su base volontaria, per i lavoratori interessati alle opportunità, circa 160, che si sono determinate nello stabilimento di Maserati Modena per i quali è stato previsto un contributo per compensare le spese aggiuntive di natura logistica, con un’erogazione forfettaria che va da 7.500 euro a 15.000 euro. Previsti anche interventi formativi a carico dell’azienda per facilitare l’acquisizione di nuove competenze professionali necessarie a ricoprire i nuovi ruoli professionali. L’accordo ha poi previsto soluzioni, sempre volontarie, di incentivazione all’uscita per accompagnare al pensionamento fino a 48 mesi e alla ricollocazione esterna anche tramite lo strumento di active-placement già sperimentato in altri accordi del gruppo Stellantis.
Intanto i dati del gruppo Stellantis sembrano prefigurare un buon inizio. Stellantis ha realizzato nel terzo trimestre 2022 ricavi netti pari a 42,1 miliardi di euro, con una crescita del 29% rispetto allo stesso periodo del 2021, grazie soprattutto all’aumento dei volumi, ai prezzi netti favorevoli e agli effetti positivi dei tassi di cambio. Le consegne consolidate sono 1.281.000, in crescita del 13% su base annua, principalmente grazie alla migliore disponibilità di semiconduttori rispetto al terzo trimestre 2021. Le vendite globali di veicoli elettrici sono aumentate del 41% rispetto al terzo trimestre 2021.
“Incoraggiati dalla risposta entusiastica ai nostri Ev Day per Dodge e Jeep nel corso dell’estate e da un aumento delle vendite globali di Bev del 41% su base annua nel terzo trimestre - spiega il cfo di Stellantis, Richard Palmer - stiamo accelerando la realizzazione della nostra roadmap per l’elettrificazione nell’ambito del piano strategico Dare Forward 2030 al fine di soddisfare la domanda crescente di veicoli elettrici. Ci prepariamo con entusiasmo a partecipare al Ces 2023 che si terrà in gennaio a Las Vegas, dove il concept Ram 1500 Revolution Bev farà il suo debutto a livello globale”. Con l’aumento delle vendite globali di veicoli elettrici a batteria (Bev) del 41% rispetto all’anno precedente, per un totale di 68mila unità e un aumento delle vendite di veicoli a basse emissioni di 21mila unità rispetto all’anno precedente, per un totale di 112mila unità nel terzo trimestre 2022 - sottolinea la nota della società - Stellantis porta avanti la propria ambiziosa strategia di elettrificazione progredendo verso gli obiettivi del piano Dare Forward 2030.
Sara Martano