Convocato per giovedì prossimo il tavolo di crisi per Conateco, principale terminalista di Napoli protagonista di una crisi che parte da lontano, sempre più profonda e complicata, sia sul fronte lavorativo sia del bilancio.
L’invito parte dal capo di gabinetto del ministero dei Trasporti, Mauro Bonaretti, ed è indirizzato a Regione Campania, Comune di Napoli, Autorità portuale, azienda e i sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl trasporti.
Intanto sono stati scongiurati i 101 licenziamenti annunciati e per tutti è partita la cassintegrazione straordinaria(anche se deve ancora arrivare l’autorizzazione formale del ministero); inoltre il terminalista ha comunicato ai sindacati di aver ripristinato il quinto dello stipendio per i 354 dipendenti Conateco. Restano tutti gli altri tagli applicati in questi anni ai lavoratori, tra questi il Tfr, la polizza sanitaria e la sospensione dell’accordo di secondo livello (250 euro in meno di media in busta paga, disdetto a giugno).
A Roma, presso il ministero dei Trasporti, si affronteranno due aspetti della vertenza: quella sui dipendenti e quella sui conti di Conateco. Una situazione da cui dipende la concessione della gestione del terminal partenopeo da parte dell’azienda.
Approfondimento su Conquiste tabloid dalle ore 19