Medici, dirigenti e veterinari della sanità pubblica bocciano senza mezzi termini la manovra economica in quanto non contiene le risposte attese sul rinnovo del contratto. Lo fanno con una lettera inviata al ministro Giulia Grillo, nella quale minacciano un sit-in davanti al dicastero, oltre alle due giornate di sciopero nazionale proclamate per il mese di gennaio 2019. "Le organizzazioni sindacali - è scritto - sono ancora in attesa di riscontro ed esprimono forte disappunto perchè la legge di bilancio 2019 accoglie solo in modo marginale le richieste, a dispetto delle promesse ricevute. Il rinnovo, assente da 10 anni, rimane ancora in fase di stallo, non solo per la mancanza di risorse economiche, ma anche per la evidente assenza di volontà politica. In particolare, ancora disattesi gli impegni assunti in riferimento al ripristino degli effetti della dinamica contrattuale sulle risorse accessorie, attualmente bloccati dal comma 2 dell'articolo 23 del Dlgs 75/2017, ripristino che i professionisti del Ssn giudicano indispensabile per il rinnovo contrattuale e che non richiede impegni aggiuntivi, trattandosi di risorse già presenti nel monte salari nazionale. In vista della conversione in legge di provvedimenti, collegati alla Legge di Bilancio 2019, le organizzazioni sindacali tornano a ribadire la necessità di un incontro con la ministra a tutela del patrimonio professionale. Sarebbe davvero increscioso - si legge infine - organizzare un sit-in di protesta ed evidenziare, ancora una volta, il grave disagio di oltre 120 mila dirigenti del Sistema sanitario pubblico". Seguono poi le firme delle organizzazioni sindacali tra le quali Anaao Assomed, Cimo, Cisl Medici, Fp Cgil Medici e dirigenti Ssn, Fvm Federazione veterinari e Medici), Coordinamento nazionale aree contrattuali Medica, veterinaria, sanitaria nazionale Uil Flp.