Alla Global Carni e Alcar Uno di Modena l’occupazione tiene dopo l’avvicendarsi delle cooperative negli appalti. Lo affermano Filt-Cgil e Fit-Cisl dopo l'incontro avvenuto in prefettura a Modena per esaminare le implicazioni occupazionali relative alla disdetta degli appalti gestiti dalla cooperativa Evolution all'interno degli stabilimenti Alcar Uno di Castelnuovo Rangone e Global Carni di Spilamberto. Erano a rischio 180 posti di lavoro. L'incontro in prefettura è servito a confermare l'impegno delle tre cooperative subentranti negli appalti - Logman, Planet e Alba Service - a garantire l'integrale assorbimento dei lavoratori della cooperativa uscente. Le tre cooperative si sono impegnate a mantenere tutti i posti di lavoro preesistenti, il salario maturato in precedenza (compresa l’anzianità lavorativa), le tutele classiche (anziché quelle previste dal Jobs Act), il rispetto delle norme e il salario stabilito nel contratto nazionale merci e logistica sottoscritto nel 2013 da Cgil-Cisl-Uil di settore. "Questo impegno scongiura il rischio di riduzione e dequalificazione del personale - affermano Maurizio Fregni (Filt-Cgil) e Salvatore Corbisiero (Fit-Cisl). Tuttavia non è ancora il caso di cantare vittoria, poiché restano diverse ombre. Come pensano Global Carni e Alcar Uno di sorvegliare gli impegni contrattuali assunti dalle tre nuove cooperative? Sono disponibili a esaminare le figure professionali integrabili nelle loro aziende e a toglierle così dagli attuali appalti, rispettando le norme previste dal contratto nazionale del settore alimentare?".
La cooperativa Evolution non sempre ha regolarmente retribuito i suoi soci. Per questo i sindacati intendono aprire vertenze individuali, coinvolgendo Alcar Uno e Global Carni per far recuperare ai lavoratori quanto non percepito attraverso la responsabilità solidale dei committenti. "Abbiamo già chiesto sia ad Alcar Uno e Global Carnisia alle tre cooperative - puntualizzano i sindacalisti - di incontrarci al fine di ricercare accordi che possano davvero diventare un nuovo modello di relazioni sindacali e di reale tutela di tutti i lavoratori, prescindendo dall’applicazione contrattuale".