Un incontro con il Ministro della Giustizia per individuare misure idonee a fronteggiare la situazione di emergenza che si è creata negli istituti penitenziari italiani. E’ quanto sollecita Pompeo Mannone, segretario generale Fns Cisl: “I reiterati atti di violenza nei confronti dei poliziotti penitenziari ad opera dei detenuti sono la conseguenza di una gestione fallimentare della politica carceraria, del sovraffollamento degli istituti, della carenza degli organici e di un sistema organizzativo inadeguato che produce effetti pesantissimi e mina la sicurezza degli operatori e dunque la sicurezza generale del Paese”.
L’ultimo episodio è avvenuto mercoledì all’Istituto penitenziario di Ariano Irpino (Avellino) dove un gruppo di detenuti ha preso in ostaggio un agente e un ispettore del servizio di vigilanza della Polizia Penitenziaria poi in seguito liberati.
I sindacati locali della Polizia Penitenziaria avevano anche manifestato all’esterno del carcere contro la mancanza di sicurezza, l’organico sottostimato e l’inadeguatezza delle strutture di detenzione.
Una situazione insostenibile confermata ieri nella relazione al Parlamento del Garante dei detenuti.
Sono 58.569 i detenuti nelle carceri italiane a fronte di una capienza regolamentare di 50.615 posti. “Numeri in aumento - osserva il Garante - seppur con un andamento di crescita negli ultimi mesi meno rapido, che descrivono una situazione che occorre tenere scrupolosamente sotto controllo, anche se certamente lontana da quella allarmante che aveva portato l’Italia a essere condannata per le condizioni delle sue carceri dalla Corte Edu nel 2013”. Gli stranieri sono “ormai presenti in modo consistente”, rileva ancora il Garante, con 20.856 presenze, pari al 35,6% della popolazione detenuta al 31 maggio scorso.
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