Manifestazione davanti ai cancelli dello stabilimento per i lavoratori Ideal Standard di Roccasecca, in provincia di Frosinone, dopo l’annuncio da parte della proprietà di chiudere il sito e avviare le procedure di licenziamento per i 320 dipendenti che arrivano a circa 500 con i lavoratori dell’indotto. Sindacati e lavoratori non ci stanno e annunciano battaglia.
“Le nostre preoccupazioni espresse nei mesi scorsi per la mancata presentazione del piano industriale, erano purtroppo fondate - affermano i segretari generali Ugl Chimici (Valente), Femca Cisl (Valeriani), Filtem Cgil (Chiarlitti) e Uilcem Uil (Piscitelli) -. Si tratta di un provvedimento assurdo perché il sito di Roccasecca produceva ricchezza anche grazie ai sacrifici fatti dai lavoratori che hanno rinunciato a parte dello stipendio per garantire la produzione. La fabbrica di Roccasecca - ribadiscono - ha sempre lavorato bene sfornando prodotti di qualità e le commesse non sono mai mancate, tutto ciò ci lascia attoniti. Faremo tutto quanto nelle nostre possibilità affinché la multinazionale riveda la sua decisione”.
Sindacati e lavoratori chiamano in piazza al loro fianco tutte le cariche istituzionali dai sindaci, ai rappresentanti della Regione e del Governo, alle autorità ecclesiastiche, e chiedono anche l’appoggio del presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani, per scongiurare la chiusura dello stabilimento e mettere un freno al conseguente disastro sociale che ne deriva.
“Il Basso Lazio e tutte le eccellenze del territorio - afferma Antonella Valeriani, segretario generale Femca Cisl Frosinone - meritano di sopravvivere. Ci auspichiamo che ognuno faccia la propria parte”.
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