Accordi sindacali alla Banca Popolare di Milano sull’architettura generale del welfare aziendale e sull’accesso al Fondo di Solidarietà di categoria. Gli accordi si inquadrano nel contesto della fusione con il Banco Popolare e del Piano strategico 2016-2019 presentato al mercato lo scorso 16 maggio, che prevede, tra l’altro, complessivi 1.800 esuberi tra le due compagini societarie. La fusione, che deve essere approvata dall’assemblea straordinaria del 15 ottobre, consentirà di accedere su base volontaria al Fondo di Solidarietà a un massimo di 585 dipendenti del Gruppo BPM che avranno maturato i requisiti pensionistici entro il 31 dicembre 2022. L’accordo relativo al Fondo prevede, tra l’altro, che gli aderenti beneficino di un trattamento economico pari all’85% della retribuzione netta e quattro date di accesso (giugno e dicembre 2017 e giugno e dicembre 2018). Gli oneri e i benefici economici sono allineati a quelli complessivamente stimati nell’arco di periodo del Piano Strategico, ricompresi tra i costi e le sinergie da integrazione. I costi saranno contabilizzati interamente nel bilancio 2016.