Sciopero immediato in tutti gli stabilimenti ArcelorMittal. E’ la risposta dei sindacati di categoria Fim, Fiom, Uilm, dopo l’ennesimo accadimento avvenuto a Taranto, quando una tromba d'aria ha colpito e fatto crollare una delle gru, la Dm5 e un dipendente è caduto in mare e risulta disperso.
Si tratta di un uomo di 31 anni che era nella cabina di comando della gru.
Un episodio simile si è verificato nel 2012, quando una gru dello stesso sporgente cadde in mare spezzata da un tornado. Nell’incidente perse la vita Francesco Zaccaria. Il suo corpo fu ritrovato solo alcuni giorni dopo.
“Ormai da anni - scrivono in una nota le sigle sindacali - assistiamo a continui rinvii e mancanza di assunzioni di responsabilità da chi è deputato a garantire la sicurezza della fabbrica dal punto di vista del rispetto della vita umana”.
Il 9 luglio scorsola procura di Taranto ha stabilito la chiusura dell’altoforno 2 perché l’azienda proprietaria dell’acciaieria non avrebbe applicato correttamente il suo piano di messa in sicurezza.
“ Chiediamo, pertanto, l’immediata convocazione di un tavolo istituzionale straordinario - concludono i sindacati - che assuma decisioni e provvedimenti che cambino radicalmente lo stato di cose presenti all’interno dello stabilimento siderurgico”.
Intanto il sostituto procuratore della Repubblica del tribunale di Taranto, Enrico Bruschi, ha aperto un fascicolo di inchiesta sull’incidente avvenuto.
L’autorità giudiziaria ha disposto il sequestro dell’intera area e la capitaneria di porto ha emesso un’ordinanza di interdizione alla navigazione per un raggio di 250 metri dalla sommità del molo dove è avvenuto l’incidente.