Sindacati indignati con la sindaca di Roma a causa degli audio delle conversazioni tra Virginia Raggi e l'ex ad di Ama, Lorenzo Bagnacani. "E' inspiegabile che il primo cittadino di Roma scarichi sulle spalle di sindacati e lavoratori la responsabilità di una situazione di stallo, quella sul bilancio di Ama, che si sta protraendo da dieci mesi con estenuanti attese, rimpalli e cambi di rotta". Così in una nota Natale Di Cola, Marino Masucci e Massimo Cicco, segretari generali di Fp Cgil, Fit Cisl e Fiadel Roma e Lazio.
"Quanto alle dichiarazioni rese dalla Raggi durante la trasmissione Piazza Pulita giovedì sera, aggiungono i responsabili sindacali - troviamo offensivo la sindaca sostenga che il bilancio in attivo serviva a permettere il pagamento del salario di produttività di dirigenti e lavoratori: il premio di produttività dei dirigenti è fermo e siamo stati tra chi ha chiesto di bloccarlo, mentre quello dei lavoratori è legato al Mol, un misuratore previsto dal contratto nazionale, e sarebbe stato comunque pagato anche con una perdita di 17,5 milioni. Sono questioni tecniche e ci stupisce che si usino in modo artefatto per giustificare una simile scelta e aizzare i cittadini". "In questo lungo periodo di incertezze e criticità - spiegano i sindacalisti - i dipendenti, ultimo anello di una catena che non ha funzionato per controversie di altra natura, hanno fatto fronte a una condizione di "emergenza strutturale" della città, venendo additati come capri espiatori di una vicenda con cui non hanno nulla a che vedere.
Vogliamo ricordare che, a tutt'oggi, l'azienda è priva di un Cda e di un piano industriale inoltre, destabilizzata dal cambiamento di numerosi dirigenti, fa i conti con mezzi mal funzionanti e con enormi problemi riguardanti gli impianti. In questa situazione, i lavoratori non fanno altro che portare avanti il servizio dimostrando grande senso del dovere".
"Per quanto riguarda le attività delle organizzazioni sindacali - proseguono - al netto delle polemiche sul nostro operato, su cui non vogliamo attardarci per senso di responsabilità, ribadiamo un concetto semplicissimo che ripetiamo da quasi un anno: siamo disposti a fare tutto ciò che è in nostro potere per restituire decoro alla città di Roma e tutelare cittadini e lavoratori. L'auspicio è che questa volontà sia veramente condivisa". "Le numerose mobilitazioni che abbiamo messo in campo in questi mesi - concludono i sindacati di categoria romani - dimostrano come non siamo stati fermi ad attendere che la situazione si sbloccasse, ma abbiamo fatto tutto il possibile per sollecitare soluzioni concrete e di buon senso.
Se necessario, continueremo ad utilizzare tutti gli strumenti in nostro possesso per dare risposte a migliaia di famiglie e ai cittadini di Roma".