Ama Spa è salva. Il Cda dell’azienda municipalizzata romana, che si occupa della raccolta rifiuti, ha aggiornato ed approvato il bilancio relativo al 2017, che il Campidoglio, a sua volta, avallerà a breve. È stata trovata la quadra sul nodo dei crediti - 18 milioni di euro per spese cimiteriali - oggetto di discussione tra il Comune e la sua municipalizzata. Questione che aveva bloccato per mesi l’approvazione del bilancio da parte del Campidoglio, suscitando l’allarme dei sindacati secondo cui era a rischio la tenuta aziendale, rischio che con questi presupposti invece appare scongiurato.
"Una vicenda che ha rallentato per troppi mesi l'attuazione del piano industriale e il rispetto degli accordi, a partire dallo sblocco delle assunzioni", dichiarano i segretari generali Fp Cgil, Fit Cisl e Fiadel, Natale di Cola, Marino Masucci e Massimo Cicco. "Con la mobilitazione dei lavoratori si supera un ostacolo tecnico che si è tramutato in una controversia tutta politica, di cui non hanno certo beneficiato lavoratori, servizi e cittadini. Lo spettro dell'instabilità e dello stop ai finanziamenti è bastato a innescare una reazione a catena che ha messo a rischio tutto, dal pagamento degli stipendi al futuro stesso di Ama". "Insieme alla modifica della delibera 58, pubblicata il 28 novembre, che consente ora ad Ama, come alle altre partecipate, di tornare ad assumere, il superamento del nodo sul bilancio è una buona notizia per la città, ma è fondamentale che si vada avanti, e rapidamente. Dal Campidoglio ci aspettiamo che arrivi presto l'approvazione definitiva del bilancio, e che si riapra il confronto per la modifica della delibera 52/2015, dando seguito agli impegni presi da Roma Capitale e Azienda con gli ultimi accordi". "Si può e si deve procedere speditamente per superare gli ultimi ostacoli, portando Ama a chiudere integralmente il ciclo dei rifiuti. Per la piena attuazione del piano industriale - concludono i tre sindacalisti - servono personale, mezzi e sicurezza, oltre ad un necessario ripensamento dell'organizzazione di lavoro ed impianti, che tenga conto dei rischi per la salute degli operatori".