Da oltre tre mesi non riscuotono lo stipendio e così 10 operai sono saliti sul tetto dell’edificio che stanno costruendo per rivendicare i loro diritti e vi hanno anche dormito. Tutto questo accade a Pistoia dove una ditta edile ha ricevuto in subappalto la realizzazione di uno stabile con 30 appartamenti destinati al social housing.
La protesta è scattata dopo che da mesi gli operai e i sindacati sollecitavano la ditta edile di provvedere a pagare gli stipendi. Ma ad oggi, ancora niente. “Non scendiamo dai ponteggi finché non vediamo lo stipendio”urlano a gran voce gli operai del cantiere di via Stelvio.
“Abbiamo contattato il fondo che ha commissionato la costruzione - spiega Daniele Vaccaro, della Filca Cisl Toscana - a cui abbiamo chiesto di applicare la responsabilità solidale, by-passando l’appaltatore e andando a pagare direttamente il subappaltatore”. ”Inoltre - sottolinea Marco Ballati, della Fillea-Cgil - stiamo facendo pressione affinché si arrivi il più velocemente possibile alla retribuzione di questi lavoratori”.
Il problema è che la proprietà InvestiRE ha dato il lavoro ad Edil 84, che, a sua volta, ha dato in subappalto il cantiere ad una ditta, ma in tre mesi sono arrivati solo 5mila euro. Anche il sindaco Alessandro Tomasi ha portato la sua solidarietà ai lavoratori e si è impegnato a contattare direttamente la proprietà. “Sembra esserci un problema di pagamenti da parte della ditta che ha dato in subappalto il lavoro. Dato che il cantiere è privato quello che posso fare è contattare direttamente InvestiRe per vedere se possono attivarsi per risolvere la situazione”.
Sulla stessa linea la posizione del sindacato: “InvestiRe è responsabile sempre e comunque per i prossimi due anni per tutto ciò che è appalto e subappalto - ribadisce ancora Daniele Vaccaro, della Filca -. Se l’azienda in appalto non paga il subappaltatore e InvestiRE ha già pagato, deve ripagare perché responsabile. Chiediamo di accantonare i sal (stato avanzamento lavori) che ha maturato la Edil 84 e di non pagarli all’azienda ma utilizzarli per pagare gli operai”.
Solidarietà è arrivata anche da parte da parte degli abitanti della zona che sostenendo la protesta hanno portato acqua e viveri agli operai.
Sara Martano