Il comma 595, invece, con riferimento al periodo d’imposta 2021, limita l’applicabilità della cedolare secca del 21%, già prevista per le locazioni brevi di durata inferiore ai 30 giorni, soltanto ai casi in cui vengano destinati a questa tipologia di locazione non più di quattro appartamenti nel corso dell’anno e ciò indipendentemente dal fatto che si tratti di locazioni stipulate direttamente dal locatore o effettuata tramite intermediari o portali.
Nella legge di bilancio (comma 381) il parlamento ha raddoppiato lo stanziamento già previsto dall’articolo 9 quater del decreto legge 137/2020 (Decreto Ristori) per la concessione di contributi per la riduzione del canone di immobili ubicati in Comuni ad alta tensione abitativa e locati ad uso abitativo primario. Il contributo - spiegano i tecnici del Sicet Cisl - dovrebbe corrispondere al 50% della riduzione del canone entro il limite massimo annuo di 1.200 euro per singolo locatore, ma non va dimenticato che i contributi potrebbero soggiacere ad una decurtazione proporzionale in relazione alle domande presentate qualora le risorse stanziate per il 2021 non saranno sufficienti a coprire l’intera spesa.
Molto articolato il capitolo dei bonus. Con il comma 66 è stato prorogato fino al 30 giugno 2022 il superbonus del 110% con l’estensione alle spese sostenute entro il 31 dicembre 2022 purché alla data del 30 giugno sia stato completato almeno il 60% dei lavori. Per gli ex-Iacp, gli enti e società che sono subentrati ai vecchi Istituti autonomi case popolari, il superbonus è stato esteso fino al 30 giugno 2023 purché al 31 dicembre 2022 sia stato completato almeno il 60% dei lavori.
Sempre in tema di bonus edilizi, i commi 58 e seguenti della legge di bilancio prorogano fino al 31 dicembre 2021 gli incentivi già previsti, vale a dire il sismabonus (50%), l’ecobonus per l’efficientamento energetico (dal 50% al 65%), l’ecosismabonus (85%), il bonus facciate (90%), lo sgravio per i lavori di ristrutturazione edilizia in genere (50%) e quello per gli interventi sulle parti comuni dei condomini (dal 65% al 75%), il green bonus per il rinverdimento delle superfici (36%).
"Nel complesso si tratta principalmente di misure anticicliche per il rilancio dell’attività edilizia - commenta il segretario generale del Sicet Cisl, Nino Falotico - sia pure coniugate con indiscutibili obiettivi di riqualificazione di un patrimonio immobiliare inadeguato e vetusto nell’ottica della sostenibilità ambientale. Inoltre le misure contenute nella legge di bilancio sono comunque insufficienti per dare una risposta strutturale all'emergenza abitativa, specie nelle aree a forte densità. Prendiamo atto di un orientamento assunto da governo e parlamento - rileva Falotico - che supera la logica dei tagli degli anni passati, ma resta molto da fare per soddisfare le nostre storiche rivendicazioni, come il rifinanziamento corposo e strutturale dell’edilizia pubblica a canone sociale, la riforma legge 431/98 in direzione di un sostanziale rafforzamento della contrattazione sindacale di settore e interventi per prevenire gli sfratti, a partire da una riforma del fondo per il sostegno degli affitti che deve essere stabile nel tempo - conclude il segretario Sicet - più corposo in termini di risorse e con procedure rapide".
Ce.Au.