Sottolinea Sbarra: ”Penso sia sbagliato mescolare la rappresentanza sociale con l'opposizione politica. Vedo forte una tendenza in questo Paese non centrata sul modello sindacale che serve all'Italia in questa difficile condizione di cambiamento. C’è un tentativo di restare inchiodati al Novecento in cui, nel rapporto tra capitale e lavoro, viveva uno schema centrato su conflitto, antagonismo, divisione e ideologia”.
Una percezione che evidentemente aleggia nel Paese, o almeno in una parte, visto che in base ad un autorevole sondaggio pubblicato ieri Landini è il possibile futuro leader della sinistra per un italiano su quattro, percentuale che raddoppia tra gli elettori del centrosinistra
Secondo il leader della Cisl ”la mobilitazione generale è sempre l'extrema ratio. Lo sciopero va usato con moderazione perché diversamente il rischio è quello di svilirlo, svalutarlo, indebolirlo dando spazio a demagogia e populismo. È la ragione per la quale - ha continuato - la Cisl, sui contenuti della legge di bilancio ha preferito all'astensione del lavoro chiamare a raccolta le persone in una giornata di sabato per dare un segnale al Governo sulla necessità di miglioramenti. In quel modo non abbiamo creato disagi ai cittadini, non abbiamo caricato di ulteriori sacrifici i lavoratori e abbiamo evitato che le tensioni sociali si riversassero nelle aziende”. Sbarra ribadisce: nella legge di bilancio ”ci sono tante luci ma anche ombre. Per esempio manca un profilo di natura espansiva, anticiclica, che aiuti la crescita e faccia leva sulla ripartenza degli investimenti pubblici e privati. Poi è sbagliata è la stretta ulteriore sulle pensioni, per un Governo che si era dato l'obiettivo di smontare la legge Fornero, che in alcune parti viene peggiorata”. C’è insomma la necessità di ”costruire e negoziare, insieme ai grandi soggetti collettivi, un nuovo e moderno patto sociale che aiuti il Paese a rigenerare il suo potenziale di sviluppo e di crescita”. Oggi si parla molto di intelligenza artificiale e delle trasformazioni del mondo del lavoro. ”L'uomo sarà sempre centrale dentro queste stagioni di trasformazione. Ci sono rischi ma anche straordinarie opportunità”. In questa direzione va l’Assemblea organizzativa della Cisl che si terrà a Roma il 5 e 6 dicembre all'Auditorium del Massimo.e che avrà appunto come titolo: ”Guidiamo il cambiamento”. Il percorso ha coinvolto dal mese di settembre migliaia di iscritti, delegati, quadri e dirigenti di ogni struttura confederale e di categoria. ”È stato un grande momento di mobilitazione e di democrazia associativa, per aggiornare gli strumenti organizzativi adeguandoli ai cambiamenti in atto”, sottolinea la segretaria confederale Fumarola.
Giampiero Guadagni