Venerdì 22 novembre 2024, ore 7:26

Contratti 

Piattaforma metalmeccanici: aumento medio di 280 euro e 35 ore settimanali 

Un aumento medio di 280 euro per il triennio 2024-2027. L’avvio di una fase di sperimentazione contrattuale con l’obiettivo di una progressiva riduzione dell'orario di lavoro a 35 ore settimanali. È questa la base delle richieste di Fiom, Fim e Uilm contenuta nella piattaforma per il rinnovo del contratto, in scadenza il 30 giugno, approvata ieri a Roma dall’assemblea dei metalmeccanici.
Il rinnovo riguarda più di 1,5 milioni di lavoratori e 30mila aziende che nel 2022 hanno prodotto l'8% del Pil e che rappresentano il 6,2% dell'occupazione e il 45% delle esportazioni del Paese. Con riferimento al solo settore manifatturiero, la metalmeccanica rappresenta quasi il 50% del valore aggiunto e il 44% dell'occupazione industriale.
A partire dai prossimi giorni le strutture sindacali territoriali e le Rsu saranno impegnate a svolgere un'ampia campagna informativa con assemblee in tutti i luoghi di lavoro. La piattaforma, che sarà sottoposta a referendum dei lavoratori dall'8 al 10 aprile, si compone di 11 capitoli che spaziano dalla sicurezza all'ambiente, dal welfare integrativo alla relazioni industriali.
Le parti, affermano i sindacati nella piattaforma, ”si impegnano a coinvolgere il Governo per individuare un idoneo ed efficace strumento legislativo che favorisca la riduzione contrattuale dell'orario di lavoro anche attraverso le risorse oggi impegnate in ammortizzatori sociali, anche per favorire un sostegno alla formazione". Per Fim, Fiom e Uilm, ”i cambiamenti epocali della transizione ecologica, digitale e tecnologica insieme ai processi di riorganizzazione e crisi necessitano di risposte inedite per gestire gli effetti occupazionali e per garantire, promuovere ed incrementare buona occupazione e conciliare la vita e il lavoro”. Dunque la riduzione dell'orario di lavoro è una via che si può applicare anche in settori/aziende coinvolti in processi di transizione, riorganizzazione o crisi e di riqualificazione professionale. Sul fronte del welfare integrativo, i sindacati dei metalmeccanici chiedono un aumento dell'importo a 250 euro annui per i flexible benefits. Quanto all’occupazione il contratto a tempo indeterminato e di apprendistato restano le principali forme di assunzioni; per ridurre la precarietà occorre definire ”una percentuale massima di utilizzo, riferita ad ogni unità produttiva, per tutti i rapporti di lavoro non a tempo indeterminato e staff leasing”. Non manca il capitolo formazione, da effettuare anche durante l'utilizzo degli ammortizzatori sociali, con il riconoscimento della piena retribuzione. Nei processi di transizione che determinano un cambiamento nelle competenze è necessario, occorre ”definire in sede aziendale specifici interventi”. Guardando all'intelligenza artificiale, Fim Fiom e Uilm chiedono la definizione di un'apposita normativa ”per evitare un utilizzo distorto che determini forme di abusi o violazioni normative/contrattuali e favorire la partecipazione alla definizione della governance dei dati e del loro utilizzo e degli algoritmi per limitare il loro impatto negativo”. Sulla conciliazione dei tempi di vita-lavoro, è necessario definire permessi aggiuntivi specifici per il lavoro di cura, per figli minori, per genitori anziani e familiari disabili. Quanto al congedo parentale, la richiesta è di integrare il trattamento economico previsto portando l'integrazione al 100% del reddito per ulteriori due mesi (attualmente all'80% e al 60%).
Capitolo sicurezza sul lavoro. Fim, Fiom e Uilm chiedono di prevedere che negli incontri periodici tra Rspp e Rls si discuta, alla presenza anche della direzione aziendale e della Rsu, delle tematiche ambientali (emissioni in atmosfera, gestione dei rifiuti, acque di scarico, impatto energetico) e si individuino e sviluppino specifici progetti di sostenibilità ambientale che coinvolgano tutti o parte dei lavoratori. Prevedere inoltre che nei casi di infortunio e di mancato infortunio, nell'ambito del reparto/ufficio, il break formativo venga attivato entro le 48 ore su richiesta Rsu, Rls o Rspp.
Per il segretario della Fim Benaglia la piattaforma per il rinnovo del contratto vuole essere "condivisa con Federmeccanica perché il lavoro diventi attrattivo, visto che le aziende lamentano difficoltà a trovare manodopera". Aggiunge Benaglia: bisogna spingere sulla contrattazione aziendale perché ora ”solo la metà dei metalmeccanici riceve un premio di produttività”.
Di ”piattaforma ambiziosa, frutto di un lavoro collettivo che mette al centro la dignità del lavoratore” parla il leader della Fiom De Palma. ”Il rinnovo del contratto deve rappresentare una svolta per i lavoratori e per il nostro settore”, sottolinea da parte sua il leader della Uilm Palombella.
Giampiero Guadagni

( 20 febbraio 2024 )

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