In un intervento sul Sole 24 Ore Sbarra afferma: ”Occorre rilanciare la crescita, agevolare la ripartenza degli investimenti pubblici e privati, recuperare produttività per redistribuirla alzando salari e retribuzioni, guardare alla quantità e alla qualità del lavoro, elevando le tutele, estendendo la contrattazione, combattendo precarietà e lavoro nero. Il costo del lavoro non può diventare l'alibi dell'immobilismo regolatorio e contrattuale”. Sbarra lancia una proposta: ”Vogliamo costruire un nuovo protagonismo del mondo del lavoro e delle imprese chiedendo al Governo ed al Parlamento di approvare una norma per il coinvolgimento dei lavoratori alla gestione, ai risultati e alla organizzazione delle aziende. Nelle prossime settimane inizieremo un'articolata campagna nazionale di raccolte firme per una proposta di legge di iniziativa popolare sulla Partecipazione che deve diventare diritto fondamentale dei lavoratori e dei cittadini; leva centrale di un progresso socialmente sostenibile verso una prospettiva di vera democrazia economica”. Spiega Sbarra: ”Con il nostro disegno di legge intendiamo, per la prima volta nella nostra storia legislativa definire e promuovere iniziative contrattuali nazionali e di secondo livello per la partecipazione gestionale, economica, organizzativa e consultiva dei lavoratori”. Il numero uno di Via Po sottolinea che ”la prima tipologia (quella gestionale) concerne la presenza dei dipendenti o di professionisti da loro indicati nei consigli di amministrazione o di sorveglianza; la seconda (economico-finanziaria) regola la compartecipazione ai profitti e ai risultati dell'impresa, compreso l'azionariato; la terza (organizzativa) interessa le modalità' di coinvolgimento dei lavoratori nelle decisioni relative ai miglioramenti organizzativi, di processo e di prodotto; l'ultima (quella consultiva) avviene attraverso il necessario confronto, a monte, con il sindacato sulle decisioni più rilevanti per il futuro dell'azienda. La Cisl intende fare la propria parte per promuovere la crescita della nostra società nel segno della corresponsabilità. Questa è la sfida decisiva di un Patto per un’Italia moderna, produttiva, giusta e sostenibile. Ci auguriamo che i nostri interlocutori sociali, politici, istituzionali vogliano unirsi in questo percorso per coniugare solidarietà, resilienza, produttività, e promuovere così un'evoluzione partecipativa del nostro modello di sviluppo”. La Cisl sostiene questa battaglia da sempre e l’ha rinnovata al suo ultimo congresso. Con la raccolte firme per una proposta di legge di iniziativa popolare ”abbiamo voluto concretizzare ciò che già è presente nella nostra Costituzione (articoli 41 e 46) e rendere modello praticabile per tutti i lavoratori le tante buone esperienze partecipative che contrattiamo ogni giorno e in ogni settore. Con il nostro disegno di legge - conclude Sbarra - intendiamo, per la prima volta nella nostra storia legislativa, definire e promuovere iniziative contrattuali nazionali e di secondo livello per la partecipazione gestionale, economica, organizzativa e consultiva dei lavoratori”.
Giampiero Guadagni