Per Sbarra ”il G7 si pone all’incrocio di cambiamenti epocali dal punto di vista economico e geopolitico. I sette Paesi più sviluppati ed industrializzati della terra sappiano costruire una visione di sviluppo capace di assicurare maggiore cooperazione tra i popoli, libertà, pace, convivenza”. Dal Summit ”ci aspettiamo un esplicito riferimento dei Ministri del Lavoro del G7 al coinvolgimento delle parti sociali e del sindacato per sostenere la buona occupazione, crescita salariale , sicurezza e benessere sociale, il rispetto delle libertà individuali e collettive. Traguardi che possiamo centrare insieme attraverso il primato della persona ed il lavoro dignitoso , formato e ben retribuito”.
A margine dei lavori, Sbarra è tornato a sollecitare un confronto con il Governo sul Piano strutturale di bilancio per capire qualità degli investimenti, riforme, necessità di sostenere crescita, sviluppo e occupazione. E sulla prossima legge di stabilità che ”deve corrispondere a due grandi priorità. Intanto, un forte sostegno alla crescita economica e allo sviluppo significa rilanciare investimenti pubblici e privati nella politica industriale, nel sistema delle infrastrutture, nel terziario allargato, sbloccando le assunzioni nella pubblica amministrazione in una parola per far crescere il Paese, alzare la produttività fare innovazione per poterla poi redistribuire a favore di salari e retribuzioni. E c'è un secondo blocco che riguarda la proroga di tutte le misure in scadenza al 31 dicembre di quest'anno per sostenere i redditi delle famiglie, dei lavoratori e dei pensionati. Occorre prorogare e in prospettiva rendere strutturale il taglio del cuneo contributivo, l'accorpamento delle prime due aliquote Irpef per sostenere i redditi bassi”. Necessario anche un tavolo di confronto complessivo sui temi della previdenza e delle pensioni. Per la Cisl le priorità sono ”pensione contributiva di garanzia per i giovani, sostegno alla previdenza complementare, misure di flessibilità in uscita dal mercato del lavoro. I 41 anni per noi è importante come misura ma bisogna declinarla a prescindere dall'età e senza ulteriori vincoli. Bisogna poi affrontare il tema annoso della separazione tra la spesa assistenziale e la spesa previdenziale”.
Sottolinea da parte sua Landini: ”Vogliamo mettere al centro il valore del lavoro: Le persone per essere libere non debbono essere precarie, debbono poter avere uno stipendio che gli permette di vivere, non debbono morire sul lavoro, debbono avere garantiti alcuni diritti fondamentali, dal diritto alla cura, al diritto alla formazione, all'istruzione, alla conoscenza”. Il tema delle diseguaglianze è stato sottolineato anche da Bombardieri, che osserva: ”Non dappertutto è garantita la libertà sindacale e molti nostri colleghi sono purtroppo reclusi perché si associano per tutelare i diritti dei più deboli. Poi c'è un problema complessivo che riguarda i salari, il lavoro povero, È necessario affrontarlo non solo in Italia ma anche in Europa e ovviamente in molti dei Paesi che sono qui seduti con noi al tavolo. Il tema in modo particolare che affronteremo è quello dell'intelligenza artificiale, della necessità di un controllo umano e della necessità che questo non sostituisca il lavoro".
Giampiero Guadagni