L'assemblea nazionale di delegate e delegati di Fai, Flai e Uila ha approvato all’unanimità le Piattaforme di rinnovo dei Ccnl industria e cooperazione alimentare, in scadenza il prossimo 30 novembre, che interessano circa 450 mila lavoratrici e lavoratori, per i quali sono stati chiesti un aumento salariale di 205 euro nel quadriennio e misure innovative in materia di welfare, relazioni industriali e organizzazione del lavoro.
Per quanto riguarda le relazioni industriali, Fai, Flai e Uila chiedono l’avvio di percorsi volti a introdurre forme di partecipazione alle scelte strategiche delle imprese.
Le piattaforme chiedono pari diritti e tutele per tutte le lavoratrici e i lavoratori che svolgono la loro attività all’interno dello stesso perimetro aziendale, considerando le aziende alimentari come vere e proprie “comunità di sito”.
Sull’organizzazione del lavoro, le piattaforme dedicano ampio spazio al tema delle competenze, proponendo almeno 8 ore di formazione continua annua per tutto il personale. Si chiede inoltre l’ampliamento a tutte le forme di contratti a termine del diritto di precedenza alla riassunzione e misure volte a favorire il ricambio generazionale.
Le piattaforme chiedono inoltre una riduzione dell’orario di lavoro per chi è impiegato in turnazioni a forte flessibilità e norme per regolamentare il diritto alla disconnessione per chi è in smart working e telelavoro.
Particolare attenzione è stata poi dedicata al tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, con la richiesta, tra l’altro, di incrementare di 8 ore annue le agibilità sindacali degli Rls e istituire una giornata dedicata a queste tematiche.
Diverse le novità anche sulla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, con la richiesta di 16 ore di permesso retribuito per assistere i figli in caso di malattia, il prolungamento fino a 24 mesi dell’astensione dal lavoro notturno per le lavoratrici madri e 15 giorni di permesso retribuito per i neo papà.
Infine, le piattaforme propongono di potenziare il sistema di assistenza sanitaria integrativa, previdenza complementare, assistenza alla maternit/paternità e assicurazione in caso di decesso sui luoghi di lavoro.
“Con queste piattaforme vogliamo incrementare le tutele, migliorare le condizioni di vita e di lavoro e redistribuire adeguatamente la ricchezza che in questi anni è stata prodotta dal comparto alimentare”, dichiarano i Segretari generali di Fai, Flai e Uila Rota, Mininni e Mantegazza. “Porteremo avanti le nostre proposte con convinzione, confortati del consenso dei lavoratori che rappresentiamo, augurandoci un rapido avvio delle trattative che consenta di rinnovare i contratti entro la data naturale di scadenza”.
Una sfida, ricorda Rota, che interessa oltre 400mila addetti occupati nelle 57mila imprese italiane per l’industria: quasi 54mila per il food e oltre 3mila per il beverage. Ci sono poi oltre 5000 cooperative della trasformazione alimentare con 94.000 occupati.