E alla fine il contratto è arrivato. Dopo una trattativa durata un anno Fim Fiom Uilm e Abb, colosso svizzero - svedese che opera nella robotica, nell'energia e nell'automazione in oltre 100 paesi, hanno firmato il rinnovo dell’integrativo per i 5mila lavoratori italiani del gruppo. Una buona notizia, finalmente, dopo la ristrutturazione che negli anni scorsi ha toccato le attività di Abb in Italia, concentrate nelle sedi di Sesto S. Giovanni, Vittuone, Tremezzina, Garbagnate Monastero, Bergamo, Dalmine, Lodi.
L’intesa, la cui scadenza è fissata al 2021, ”vale” un premio di 620 euro, che potrà essere convertito in welfare aziendale ricevendo un bonus del 15%. Previsti anche 170 euro da erogare in flexible benefit, in linea con quanto prevede il contratto nazionale. v
Viene inoltre aumentato a 200 euro annui il contributo per gli aderenti al fondo previdenziale Cometa e rafforzata la sanità integrativo di Matasalute con un pacchetto aggiuntivo.
Particolare attenzione è stata dedicata alla formazione con la costituzione di una commissione che potrà valutare, proporre e condividere interventi formativi che saranno certificati. ”Prosegue positivamente la stagione dei rinnovi contrattuali – commenta il segretario generale della Fim Cisl Lombardia e coordinatore nazionale Fim del gruppo Abb, Andrea Donegà - Siamo soddisfatti per l’incremento salariale raggiunto che verrà spinto ulteriormente, con una quota aggiuntiva, per chi sceglierà, liberamente, di convertire una parte o la totalità del premio in welfare”.
( Articolo integrale domani su Conquiste Tabloid)