Permessi, malattia, ferie solidali. Ma non solo. Il tavolo di confronto sul contratto del pubblico impiego - oggi l’incontro sulla amministrazioni centrali - riparte dal cosiddetto Pacchetto sociale. Per quanto riguarda i lavoratori che usufruiscono della legge 104, l’Aran propone un preavviso di tre giorni per i permessi. Il preavviso servirebbe per garantire la funzionalità degli uffici e la migliore organizzazione dell'attività amministrativa e si ipotizza di ridurlo nei casi di urgenza o necessità.
Quindi la proposta dell'Aran, conferma la possibilità di usufruire dei 3 giorni di permesso previsti dalla legge 104 del 1992 per la tutela dei lavoratori con gravi disabilità o che assistono familiari con handicap. Per dare certezza all'organizzazione del lavoro e quindi ai servizi, si precisa il lasso di tempo, 3 giorni, entro cui dare preavviso, prevedendo un obbligo di comunicazione. L’Aran punta poi a introdurre anche la possibilità di programmazione mensile della fruizione dei permessi, quelli per la legge 104 come quelli per la donazione del sangue.
Sul fronte delle ferie, l’Aran propone di introdurre la possibilità per il lavoratore di cedere le giornate ad un altro dipendente che si torva nelle particolari situazioni già stabilite per legge, come quelle legate alla cura di familiari malati. Si vuole così riallineare il pubblico impiego a quanto avviene già nel privato, dopo la riforma del Jobs act.
Sono proprio i sindacati, d’altronde, a chiedere con forza di colmare le disparità tra pubblico e privato, dando più margine alla contrattazione. Sindacati che guardano per questo con favore alla maggiore elasticità nel fruire di permessi, con la possibilità di spacchettare in ore le assenze per visite specialistiche. Le organizzazioni sindacali hanno chiesto di ragionare di relazioni sindacali, in un tavolo tematico ad hoc. Per ora tavoli del rinnovo sono tre: istituti del rapporto di lavoro e misure disciplinari; ordinamento professionale, ovvero le carriere; flessibilità nel rapporto di lavoro, in cui rientrano anche le soluzioni per i precari.