Una quindicina di euro di aumento per il rinnovo dei contratti pubblici “è inaccettabile". Se non ci saranno risorse sufficienti la mobilitazione sarà forte”. Lo ha detto Annamaria Furlan, ieri nel corso dell’Assemblea organizzativa della Cisl Torino Canavese. La segretaria generale ha sottolineato che la sentenza della Consulta contro il blocco dei contratti va rispettata. Dopo 7 anni, il tavolo “va aperto subito e la Finanziaria deve prevedere le risorse per il rinnovo”. Secondo le stime del Def a politiche invariate, servirebbero 6,7 miliardi nel triennio 2016-2018 a fronte di ipotesi governative di spesa di circa 1,4 miliardi. Oggi intanto è in programma un appuntamento importante all’Aran. Sottolinea il segretario confederale Maurizio Bernava: “Si apre una partita che dovrà consentirci di portare a casa un contratto davvero innovativo”. Dall’assemblea Ust di Trieste e Gorizia, Bernava osserva: “Siamo pronti a sfidare il Governo sui processi di lavoro, sulla lotta agli sprechi, sul creare un nuovo rapporto tra lavoratori e utenti. Giocheremo d’anticipo, puntando sul secondo livello contrattuale per un'operazione di recupero delle risorse”. Ma il Governo “deve dimostrare di saper essere un vero datore di lavoro, altrimenti sarà mobilitazione dura”. E dalla Cisl arriva una bocciatura anche al rinvio della controriforma Fornero al 2016. “Serve subito un segnale - dice Furlan - già nella legge di Stabilità”.
Per un rinnovo dei contratti pubblici in linea con quelli siglati nel settore privato ci vorrebbero poco meno di tre miliardi di euro lordi l’anno a partire dal 2016. Aggiunge Maurizio Bernava "sarebbe necessaria anche una forte innovazione liberando i vincoli che frenano la contrattazione di secondo livello. In sei anni di blocco - afferma - lo Stato ha risparmiato 35 miliardi. Aspettiamo risposte rapide dal Governo. Ci aspettiamo che i contratti si rinnovino al più presto".