Liguria, dopo la vittoria di Bucci va rafforzato il dialogo sociale

“Chiamatemi sindaco della Liguria, non presidente”. Ripete il mantra indicato in campagna elettorale Marco Bucci, eletto con una sfida all’ultimo voto in un’altalena di speranze, illusioni, delusioni, vissuta forse con più emozione dai supporter che dagli stessi candidati. Alla fine vince con circa 10mila voti su Andrea Orlando, illustre personaggio Pd, quattro volte ministro, e con meno di un punto e mezzo percentuale. Perde però a Genova, che torna rossa e su cui ora punta il centro sinistra quando, forse tra maggio e giugno, si andrà a votare per il suo successore a Palazzo Tursi, dove nel frattempo governerà Pietro Piciocchi, vice sindaco. Tristemente però rilevante l’affluenza ai minimi storici: 45,96%, meno della metà del 1.347.736 di elettori, contro il 53,42 del 2020.“Sono contento per i cittadini che rifiutano i signori del no, noi ci impegneremo a fare le cose come da programma” è la promessa del neo eletto, mentre dall’altra parte Orlando si rammarica per la sconfitta “in un'incollatura” e si consola sostenendo che “il centrosinistra ha rimesso radici profonde. Sapevamo di combattere con un potere arroccato che oggi ha vinto di misura ma ci sono le condizioni per realizzare i nostri obbiettivi nella prossima tornata elettorale”. Giorgia Meloni, cui va riconosciuta l’idea vincente di candidare Bucci, non nasconde gioia per la vittoria in Liguria, guardando alle prossime regionali di Emilia e Umbria. Dal mondo del lavoro il segretario generale Cisl Luigi Sbarra si congratula via social con Bucci. “Indispensabile rafforzare il dialogo tra le istituzioni regionali e le parti sociali – dichiara - per affrontare insieme i temi dello sviluppo, del lavoro e della sua sicurezza e qualità, dell'attuazione del Pnrr, della sostenibilità ambientale, della sanità pubblica, degli altri servizi sociali da migliorare per venire incontro alle esigenze di lavoratori e persone più deboli”. Nella sua Liguria Luca Maestripieri, segretario generale Cisl nella regione, da il benvenuto a Bucci, chiede dialogo con le parti sociali e indica: . “Lavoro, salute, mobilità. Emergenze di un territorio la cui crisi è testimoniata anche dalla bassa affluenza alle urne. Occupazione stabile, sicura e dignitosa è tema troppo dimenticato da chi rappresenta la cittadinanza”. Al neo eletto chiede attenzione al “dramma delle liste d’attesa e il diritto dei liguri a curarsi”. E infrastrutture. Da queste dipende la capacità della regione di attirare investimenti, fare crescere l’economia.
Dino Frambati

( 29 ottobre 2024 )