Domenica 4 marzo i cittadini italiani sono chiamati alle urne per rinnovare il parlamento. Un’elezione che segna il debutto di una nuova legge elettorale: il cosiddetto Rosatellum. Cosa prevede? Si tratta di un sistema elettorale misto, e precisamente, alla Camera 231 seggi saranno assegnati con il sistema maggioritario in altrettanti collegi uninominali, 386 invece con il sistema proporzionale.
Nei collegi uninominali, con il maggioritario, vince il candidato che ottiene anche un solo voto più degli altri, mentre nel proporzionale i seggi vengono assegnati in maniera proporzionale in base ai voti ottenuti.
A questi vanno poi aggiunti i 12 seggi degli italiani all’estero, eletti con il proporzionale, e quello uninominale della Valle d’Aosta, che essendo uno solo viene matematicamente assegnato con il sistema uninominale.
Lo stesso meccanismo vale anche per il Senato, dove 102 seggi sono assegnati in altrettanti collegi uninominali, e i restanti 207 con il sistema proporzionale, mentre anche qui i sei senatori in rappresentanza degli italiani all’estero saranno eletti con il sistema proporzionale.
In entrambe le camere, dunque, il 36 per cento dei membri sarà eletto con il sistema maggioritario in collegi uninominali, mentre il rimanente 64 per cento con il proporzionale.
Per accedere all’assegnazione dei seggi proporzionali, ogni lista dovrà ottenere almeno il 3 per cento dei voti a livello nazionale (regionale per il Senato, come stabilito per la costituzione) e, se i partiti fanno parte di una coalizione, quest’ultima deve raggiungere almeno il 10 per cento.
Per quanto riguarda i seggi col maggioritario, essi vengono assegnati in collegi uninominali ovvero in collegi in cui viene eletto un solo candidato tra quelli in lista.
Per quanto riguarda invece i seggi col proporzionale, essi vengono assegnati in collegi plurinominali, con listini bloccati di cui fanno parte al massimo quattro candidati.
La nuova legge elettorale prevede la possibilità per diverse liste di allearsi in coalizioni che sostengono lo stesso candidato nei collegi uninominali.
Agli elettori vengono consegnate due schede, una per ciascuna camera. Gli elettori di Lazio e Lombardia riceveranno in aggiunta la scheda elettorale per le elezioni regionali.
Si potrà esprimere il proprio voto per la parte proporzionale e per la parte maggioritaria, così come previsto dall’attuale legge elettorale, all’interno della stessa scheda.
Non è previsto il voto disgiunto, ovvero un voto per una lista diversa da quella del candidato che si è scelto all’uninominale.
Hanno diritto di voto per le elezioni della Camera dei deputati tutti i cittadini che hanno compiuto 18 anni, mentre per il Senato tutti coloro che hanno compiuto 25 anni. I seggi rimarranno aperti dalle 7 alle 23.
(Approfondimento domani su Conquiste Tabloid)