Giovedì 21 novembre 2024, ore 13:33

Elezioni Europee/1 

Governo più stabile, cresce anche il Pd 

Governo italiano stabilizzato. Nuovi equilibri all’interno dell’opposizione. Questa in sintesi la fotografia del quadro politico all’indomani del voto europeo. Fratelli d’Italia cresce ancora e tocca quota 28,8%. Molto bene anche il Pd targato Schlein che è al 24,1. M5s crolla invece al 10,0%, tallonato da Fi-Nm che risale al 9,6% e supera nel derby interno alla coalizione di centrodestra la Lega, ferma al 9,0%. Risultato lusinghiero per Avs, al 6,7%. Sotto la soglia del 4%, e dunque senza eletti da mandare a Strasburgo, gli Stati Uniti d'Europa di Bonino e Renzi; così come Azione di Calenda.
Il voto ha polarizzato i due schieramenti. I tre partiti di maggioranza insieme sfiorano il 48%: cosa che consente alla premier Meloni (forte anche di 2 milioni 300 mila preferenze personali) di sottolineare come al prossimo G7 in Puglia il Governo italiano sia quello più forte, rispetto ai malconci Esecutivi di Germania, Francia e Regno Unito. E anche tra le opposizioni il Pd è ampiamente il primo partito con oltre 100mila voti in più rispetto alle politiche. E anche se i dem più votati sono stati il sindaco uscente di Bari De Caro e il presidente del partito Bonaccini, il risultato è certamente un successo della segretaria Schlein che ha ribadito il proprio spirito unitario per guidare la nascita di una coalizione competitiva con il centrodestra. Un progetto che terrà conto di una nuova reaktà inetrna: l’asse si è spostato a sinistra grazie all'exploit del partito di Fratoianni e Bonelli, spinto anche dalla candidatura di Ilaria Salis (che ha incassato 165 mila voti); e al contestuale tracollo dell’area riformista.
Umore sotto i tacchi in casa Cinque Stelle. Conte annuncia una riflessione interna prendendo ”atto del risultato, sicuramente molto deludente”. Nelle prossime ore, a partire dai turni di ballottaggio nei Comuni, sarà più chiaro se e come sarà ripensata l’alleanza con il Pd, ormai squilibrata a favore del Nazareno.
Gioisce invece Antonio Tajani: ”Un risultato straordinario, Forza Italia cresce rispetto a tutte le ultime elezioni” dice il leader azzurro che immediatamente aggiunge che ”il centrodestra e il Partito Popolare europeo sono più forti”, allontanando così possibili nubi sulla maggioranza. ”Il centro è nel centrodestra”, osserva Maurizio Lupi di Noi Moderati che ha corso assieme a Forza Italia.
Clima cupo, invece, in via Bellerio, sede della Lega a Milano dove Salvini non nasconde l'amarezza per il sorpasso azzurro e per il ”tradimento” di Umberto Bossi alle urne che ha dichiarato di aver votato per Forza Italia. Però Salvini vede il bicchiere mezzo pieno: ”Da un anno tutti ci davano per morti, ma siamo vivi e vivaci”. Risultato salvato dall’atteso successo in termini di preferenze del generale Vannacci, che ha ottenuto oltre 500 mila preferenze: il suo personale ”all in” a queste elezioni europee che alla fine vedrà assegnare alla Lega - secondo le prime stime - 6/8 seggi da 29 che ne aveva nel 2019, con Fratelli d'Italia che invece li quadruplica (dagli attuali 6 ai futuri 23-25). Stabile il Pd che passa dai 19 seggi attuali ai 20-22, così come stabile è anche Forza Italia (attualmente ha 7 seggi e ne avrà tra i 7 e i 9) mentre cala il Movimento 5 Stelle, da 14 a 8-10 seggi.
Secondo le prime indagini sui flussi di voto, Fratelli d'Italia mantiene buona parte del consenso del 2022 e drena voti a Lega e Forza Italia. Il Pd incrementa il bagaglio di voti sottraendo consensi a M5S e Azione-IV. Sorpresa per Alleanza Verdi-Sinistra che vede un consenso aggiuntivo arrivare principalmente dalle file del Pd e dal M5S, ma anche da Unione Popolare. Il partito dell'astensionismo, che anche per queste europee 2024 è il vincitore, ha colpito maggiormente il M5S (35%), a seguire gli elettori dell'allora coalizione Azione-Italia Viva (30%), Forza Italia (26%), Fratelli d'Italia (25%), Pd (24%), Lega (23%) e Alleanza Verdi Sinistra (22%).
Complessivamente, per le Europee, ha votato il 49,69%, dato inferiore tanto al 63,9% delle politiche del settembre 2022, quanto al 56,09% del 2019. L'affluenza minore alle urne si conferma quella dell'Italia insulare, ferma al 37,31% ma paradossalmente in leggerissima crescita rispetto al 2019 (37,04). Maggiore partecipazione al voto si registra tra gli elettori del Nord: è il 55,14% l'affluenza nel Nord-Ovest, del 53,95 del Nord-Est. Ma proprio in queste due circoscrizioni si registra il calo maggiore rispetto al 2019. Nella circoscrizione Centro, invece, ha votato ieri e ieri l'altro il 52,55% (il 59,34 cinque anni fa), nell'Italia meridionale il 43,73 (era il 48,32% alle precedenti europee).
Dunque sempre meno gli italiani che vanno a votare per il rinnovo del Parlamento Europeo, mentre regge ancora l'elettorato chiamato ad esprimere la preferenza per le amministrative. Per il primo turno delle Comunali è andato a votare il 62,62 % degli aventi diritto.
Il Lazio è la prima regione nella classifica dell'affluenza con il 69,65%, seguita dalla Campania con il 67,64%, poi l'Umbria con il 67,58%, le Marche con 63,04% e l'Emilia Romagna con il 62,69%.
L'affluenza per le elezioni regionali in Piemonte è stata del 55,3%. Nel 2019 fu del 63,34%. Il calo è' dell'8,04%.
Giampiero Guadagni

( 10 giugno 2024 )

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