Sono 5,8 milioni i pensionati italiani che nel 2016 potevano contare su un reddito da pensione inferiore a 1.000 euro al mese, il 37,5% del totale (15,5 milioni i pensionati), in calo dal 38% del 2015. E' quanto emerge dal Rapporto annuale Inps presentato oggi. Per le donne la percentuale di chi riceve meno di 1000 euro al mese sul totale delle pensionate è del 46,8% (3,8 milioni di persone) mentre per gli uomini è del 27,1%. Polemico il presidente dell’Inps, Tito Boeri che, proprio nel giorno in cui riprende il confronto tra governo e sindacati sul tema delle pensioni, entra a gamba tesa nel dibattito, sottolinenando come - a suo avviso - fiscalizzare una componente dei contributi previdenziali all'inizio della carriera lavorativa per chi viene assunto con un contratto a tempo indeterminato". E' questa per il presidente Inps, Tito Boeri, l'unica strada possibile per mettere i giovani in condizione di poter accedere ad una pensione dignitosa. E certamente migliore "di molte di quelle proposte nella cosiddetta fase due del confronto governo-sindacati sulla previdenza".
Non solo. Boeri torna anche sulla proposta del salario minimo, che il sindacato - a ragione - considera un attacco alla contrattazione collettiva.
L’unica osservazione che trova Boeri sullo stesso fronte delle organizzazioni sindacali, è che senza le entrate contributive dei lavoratori migranti da qui al 2040, l’Inps rischia un ammanco di cassa di 38 miliardi.
(Approfondimento domani su Conquiste Tabloid)