Un nuovo strumento per “monitorare” la spesa pensionistica e contribuire alla riforma di un comparto che necessita di urgenti modifiche per adeguarsi ai bisogni ed alle sollecitazioni di un mondo del lavoro in continuo cambiamento.
E’ quanto deciso dalla ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, attraverso l’istituzione dell’Osservatorio per il monitoraggio, la valutazione dell'impatto della spesa previdenziale e l'analisi delle politiche di revisione del sistema pensionistico.
L'Osservatorio, che vedrà presto la luce, secondo le intenzioni del ministero dovrà prestare particolare attenzione ai sistemi di prepensionamento e ricambio generazionale, allo scopo di “verificare la sostenibilità di forme di anticipo pensionistico che non gravino unicamente sulla spesa pubblica ma consentano un ciclo virtuoso fra lo Stato, i datori di lavoro e i lavoratori prossimi alla pensione.”
L’istituzione di questo Osservatorio si inserisce all’interno della riforma delle pensioni “nel cui ambito – ha dichiarato Calderone - ho già chiarito la volontà di ripristinare in modo permanente il nucleo di valutazione della spesa previdenziale, per meglio monitorare i fattori che influenzano l'andamento del settore, consentendo una revisione sostenibile del sistema pensionistico vigente.” Infatti, tra le varie funzioni che dovranno essere svolte da questo nuovo organismo, quella riguardante la verifica sull’efficacia e la sostenibilità di ulteriori forme di staffetta generazionale, studiando anche l'introduzione di misure rivolte specificatamente alle piccole e medie imprese con il sostegno della bilateralità, e quella di sintetizzare le proposte di interventi utili al rilancio del sistema della previdenza complementare, necessario a garantire un importo complessivo dignitoso per i futuri trattamenti pensionistici calcolati con il metodo contributivo. Tali obiettivi, nell’intento perseguito da Calderone e dal suo dicastero, rientrano in un percorso di miglioramento generale dell'attuale normativa e una razionalizzazione dei sistemi di accesso alla pensione che possano favorire l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.
Una decisione, quella del nuovo Osservatorio, adottata però in piena “solitudine”, senza cioè la condivisione con le parti sociali che, subito dopo l’annuncio della ministra del Lavoro, hanno espresso un certo disorientamento. Tra queste, la Cisl che, attraverso le parole del segretario confederale Ignazio Ganga, ha fatto sapere di essere all’oscuro rispetto a tale iniziativa.
“La ministra del lavoro Calderone ha dato notizia della istituzione dell’Osservatorio per il monitoraggio e l’analisi della spesa previdenziale. Il decreto – ha dichiarato Ganga - non è ancora disponibile sulla Gazzetta Ufficiale e quindi non ne conosciamo i dettagli. Tuttavia, da quanto emerge dalle agenzie di stampa, questo strumento sembra essere molto diverso dalla Commissione di studio della spesa previdenziale e assistenziale cui hanno partecipato le parti sociali e di cui la Cisl ha chiesto a questo governo la riattivazione”.
Ed è proprio sul mancato coinvolgimento dei sindacati che si è imperniata la critica della Cisl la quale, insieme a Cgil e Uil, è ancora in attesa di avere risposte rispetto ai numerosi problemi affrontati nell’ultimo tavolo di confronto avuto col governo il 13 febbraio scorso. “Sollecitiamo quindi – ha concluso il segretario confederale - un incontro per chiarire i termini di partecipazione dei sindacati all'Osservatorio e riprendere il confronto sulla previdenza.”
Anna Taverniti