Venerdì 22 novembre 2024, ore 8:18

Guerra 

Ue: dodici Paesi membri chiedono un “price cap” al gas più basso 

Ora serve un accordo politico, la proposta è sul tavolo. "Noi sappiamo che sul meccanismo di correzione del mercato dobbiamo trovare il giusto equilibrio. Abbiamo fatto una proposta che è sul tavolo, è stato fatto tanto lavoro. Ora abbiamo bisogno di un accordo politico. Io spero davvero che si arriverà ad una soluzione nei prossimi giorni", ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen in conferenza stampa soffermandosi sul dossier del tetto al prezzo del gas. In verità, se ne è parlato per l’ennesima volta nella riunione dei Rappresentanti dei 27 sul pacchetto energia e, in particolare, sul 'price cap' al gas.

La presidenza ceca, finora, ha messo sul tavolo tre proposte di compromesso rispetto alla proposta iniziale della Commissione, portando il tetto da 275 euro a megawattore a 220 e accorciando, da 15 a 5 giorni, il tempo necessario come condizione perché scatti il meccanismo. La riunione si è aperta tuttavia all'insegna delle divisioni: dodici Stati membri inclusa l'Italia, a quanto si apprende, hanno chiesto alla presidenza ceca di apportare alcuni emendamenti. Sono tre gli aspetti sottolineati dai dodici Stati membri: il campo di applicazione del regolamento (di cui si chiede un ampliamento); il meccanismo di attivazione; e i livelli di 220 e 35 euro (quest'ultimo è il differenziale con gli indici di riferimento degli altri mercati globali) che secondo i dodici dovrebbero essere ridotti significativamente perché ancora eccessivamente elevati.

Sul meccanismo di attivazione le dodici capitali ritengono che il tetto dovrebbe scattare non dopo 5 giorni consecutivi in cui il prezzo supera il cap fissato ma dopo uno solo."Abbiamo la possibilità di presentare la nostra prima domanda aggregata di energia entro marzo ma per farlo serve un accordo sulle nuove regole" del pacchetto energia, ha ribadito Ursula von der Leyen, sempre in conferenza stampa con il direttore esecutivo dell'Agenzia internazionale dell'energia Fatih Birol. Nelle prossime ore von der Leyen avrà un colloquio con il premier norvegese Jonas Gahr Store. "Il prossimo anno potrebbere essere molto più difficile di questo sulle forniture di gas", ha avvertito Birol. Per ora, il freddo incalza in tutta Europa e le scorte di gas ne risentono sensibilmente.

Archiviate le temperature miti in tutto il Vecchio Continente, sono arrivati i primi rigori invernali con le colonnine di mercurio in diversi casi scese sotto lo zero e l'inevitabile erosione delle scorte di gas in tutta l'Ue. In soli 38 giorni l'Europa dei 27 ha consumato quasi 53 TWh di gas, riducendo le proprie scorte complessive dal 94,3% a 1.053,22 TWh dello scorso 31 ottobre all'89,41% a 1.000,28 TWh dell'8 dicembre. In calo anche le scorte di gas italiane, che dal 95,32% a 184,4 TWh di fine ottobre sono scese all'88,6% a 171,38 TWh del giorno dell'Immacolata, bruciando oltre 13 TWh.

Rodolfo Ricci

( 12 dicembre 2022 )

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