Venerdì 22 novembre 2024, ore 8:28

Mondo 

Ucraina: Borse e mercati cercano una stabilità finanziaria 

Le tensioni geopolitiche continuano a spingere il prezzo del petrolio, con il wti a 98,9 dollari (+3,3%) e il brent a 101,8 (+4%), mentre decolla il gas, che ad Amsterdam avanza del 13% a 111,3 euro al megawattora. "Ho parlato con il ministro delle finanze tedesco su come meglio limitare le implicazioni per l'economia europea dell'inaccattabile guerra della Russia in Ucraina", detto in un twitt il presidente della Bce, Christine Lagarde, ribadendo che Francoforte "attuerà le sanzioni decise dall'Ue. Siamo pronti a fare tutto il necessario nell'ambito del nostro mandato per assicurare la stabilità dei prezzi e la stabilità finanziaria". Le Borse europee arrivano a metà seduta sui minimi di giornata, preoccupate per l'evoluzione della guerra in Ucraina su cui la Russia sta intensificando la pressione militare mentre le sanzioni economiche isolano la Russia e ne colpiscono duramente l'economia. Parigi scivola del 2,6%, Milano del 2,4%, Francoforte del 2,3% mentre Londra contiene le perdite allo 0,9%. Da segnalare il buon andamento dei titoli legati alla decisione dell'Ue di inviare armi e finanziarne l'acquisto in Ucraina.

Crolla il rendimento del Btp italiani mentre il mercato ha smesso di prezzare un aumento dei tassi di interesse di 25 punti base da parte della Bce a dicembre 2022, rinviando la stretta al 2023, in scia all'escalation militare in Ucraina. I rendimenti dei Btp decennali si abbassano di quasi 14 punti base, con il tasso che scende all'1,56%. Si tratta della migliore performance tra i titoli di Stato europei, i cui rendimenti sono tutti in calo mentre gli investitori prendono le distanze dal mercato azionario e altri asset rischiosi. Lo spread con il bund tedesco si attesta a quota 151 punti base, in calo di 6 punti sulla Germania. La Bce deve, dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina, prendere "decisioni con cautela", perchè "il mondo è divenuto più cupo e i nostri passi dovrebbero essere più piccoli", ha affermato il componente del board di Francoforte Fabio Panetta in un'intervista alla Bloomberg.

Bisogna "evitare di soffocare la ripresa" e "essere pronti a evitare ogni turbolenza sui mercati finanziari", ha aggiunto e occorre evitare che gli aggiustamenti di mercato minaccino la normale "trasmissione della politica monetaria". Per Panetta la guerra in Ucraina "rende l'incertezza più acuta e sta esacerbando i rischi sulle stime di inflazione a medio termine". In questa situazione "sarebbe poco saggio prendere decisioni sui passi futuri di politica monetaria fino a quando" l'uscita dall'attuale crisi "sia più chiara".

Resta un dato di fondo: l'impatto delle misure adottate dall'Ue"è complessivamente modesto sull'export italiano. Il blocco all'export riguarda 321 milioni di euro di vendite italiane in Russia nel 2021, pari al 4,2% dell'export italiano in Russia e allo 0,06% dell'export totale dell'Italia nel mondo. E'quanto emerge da un report del Centro Studi di Confindustria. Per il complesso dei prodotti colpiti, l'esposizione italiana al mercato russo, cioè il peso della destinazione Russia sull'export totale dell'Italia di quei prodotti nel mondo, è pari all'1,5% nel 2021. Nonostante l'impatto delle sanzioni sull'export italiano sia contenuto, questo appare particolarmente significativo per alcuni specifici comparti italiani. Infatti, per specifici comparti, l'export verso la Russia dei beni colpiti dalle sanzioni rappresenta una quota rilevante rispetto al totale delle esportazioni di quei beni nel mondo.

Dall’altra parte dell’Atlantico sale la pressione su Joe Biden. I democratici chiedono al presidente americano di agire rapidamente per fermare il caro-energia, e soprattutto i prezzi alla pompa schizzati a livelli record già prima dell'invasione dell'Ucraina e che ora rischiano una nuova fiammata. A Biden viene chiesto di rilasciare le riserve petrolifere strategiche nel tentativo di calmierare i prezzi. Il presidente a più riprese ha assicurato che farà il possibile per limitare gli effetti del conflitto sui portafogli degli americani e ha esortato le compagnie petrolifere e tutto il settore a non approfittare della crisi per alzare i prezzi.

Rodolfo Ricci

( 1 marzo 2022 )

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